Ho letto “Il ragazzo che leggeva Maigret” di Francesco Recami

Un inatteso regalo di Natale mi ha fatto conoscere in questi giorni un autore toscano che aveva già dato alle stampe, sempre per Sellerio, altri tre romanzi che ora mi viene voglia di leggere. Perché Il ragazzo che leggeva Maigret è scritto bene, intriga il giusto e immette il lettore nell’atmosfera apparentemente quieta di provincia, ricca di personaggi strambi ma molto veri. Una provincia che Recami non identifica (lui è di Firenze) ma che potrebbe essere la campagna toscana come la bassa padana e una vicenda che, non fosse per pochi indizi come l’uso – peraltro parco – del telefonino potrebbe essere ambientata in un’epoca senza tempo.
Giulio è un tredicenne appassionato di cibo (lo si vede dall’aspetto) e di libri. Lettore onnivoro di gialli e thriller, da Ellroy a King, è infine approdato a Simenon e Maigret, di cui conosce tutte ma proprio tutte le inchieste. Un fanatismo letterario che lo induce a basare i propri comportamenti su quelli che avrebbe tenuto il commissario in circostanze analoghe ed è così che la morfologia delle inchieste entra prepotentemente nella vita di Giulio/Maigret. Una mattina d’inverno attendendo l’autobus che lo porta a scuola è testimone di un fatto insolito: un individuo getta un corpo, così sembra, in un canale. Poi prende anch’egli l’autobus e il suo comportamento incuriosisce il sospettoso Giulio. Che è il figlio del fattore di una grande proprietà di certi nobili decaduti. In breve il ragazzo si trova a svolgere delle indagini da sé e così facendo si infila in un pasticcio molto più grande di lui. Storie di soldi, di tradimenti, di sparizioni che eccitano la fantasia di Giulio, fino all’epilogo nella caserma dei carabinieri dove si ritrovano tutti i personaggi: il signorino squattrinato che voleva beffare la madre contessa, l’attricetta della televisione, il commerciante di vini che voleva fuggire con la moglie dell’orologiaio, il carrettiere, il guardiano della chiusa, le tre sorelle vedove…..e tanti maialini rosa di ceramica. Sarà proprio il nostro Maigret in erba con le sue intuizioni ad aiutare il maresciallo a dipanare la matassa.
Libro assolutamente pulito che si puà lasciare in mano ad un ragazzino. Per questo romanzo Recami è stato premiato come scrittore toscano del 2009.

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