Ho letto “Beautiful You” di Chuck Palahniuk

Lettore assiduo e ultimamente un po’ deluso di Palahniuk, attendevo in verità l’ultima puntata della trilogia sull’aldilà. Dopo Sventura e Dannazione, rispettivamente sul purgatorio e sull’inferno visitati dalla tredicenne Maddy Spencer, ci si aspettava di vedere cosa avrebbe combinato Maddy in paradiso. Invece è uscito questo romanzo pulp-fanta-erotik-comic che ribalta, scarnifica e infine ridicolizza la sessualità femminile. Dice bene il sottotitolo, “mille milioni di mariti stanno per essere rimpiazzati”. Di che si tratta? Ma di un folle miliardario playboy che si è inventato una serie infinita di gadget erotici per signora che stanno andando a ruba. Ma non basta: quei diabolici attrezzi rilasciano nelle donne, a loro insaputa, i microscopici nanobot con i quali riesce a condizionare e comandare a distanza i loro orgasmi.  L’uomo, Cornelius Linus Maxwell, prima di lanciare la linea di sex toys only for ladies denominata Beautiful You e che mette sullo stesso piano l’intera popolazione femminile indipendentemente da età, ceto sociale, grado di istruzione, ha studiato a lungo presso una vegliarda bicentenaria che vive da eremita in una caverna himalayana, Baba Barbagrigia (di quale barba si tratti si può intuire). E’ lei la depositaria di millenni di patrimonio sapienziale erotico femminile e lui si imbeve di tale conoscenza.
A letto il tocco di Maxwell si rivelò di un’esattezza quasi clinica. Le dita, per come le usava, parevano calibri la cui unica funzione fosse quella di misurarla.
A cadere nella sua trappola è la giovane Penny Harrigan, impiegata con l’aspirazione di diventare avvocato. Tocca a lei testare i toys prima del lancio, dopo che Maxwell l’ha circuita. In realtà è l’ennesima vittima perché scopriremo che Maxwell l’ha già fatto nientemeno che con la presidente degli Stati Uniti e con una famosa attrice premio Oscar. Entrambe eliminate nel momento in cui cominciavano a diventare pericolose divulgando i suoi segreti.
C. Linus Maxwell si apprestava a espandere la sua già ramificata attività imprenditoriale per entrare alla grande nel campo delle vagine vuote.
L’incredibile successo della linea di giocattoli per signora provoca gravi problemi sociali: famiglie distrutte, vecchi e bambini abbandonati, mentre gli uomini manifestano in strada la rabbia nei confronti della multinazionale che ha sessualmente plagiato le loro donne.
Solo Penny tenta di opporsi allo strapotere di Maxwell dopo essersi tardivamente accorta di essere stata a sua volta usata. Decide quindi di portare Maxwell in tribunale. Tuttavia è ancora manipolabile attraverso i nanobot che ha inseriti nel corpo, così la sua deposizione davanti ai giudici si conclude in rantoli e sospiri indotti.
Il mondo avrebbe saputo in che modo Maxwell aveva saccheggiato la sapienza erotica accumulata nel corso di tutta la storia umana per asservire le consumatrici e controllare le loro abitudini di spesa. Quelle donne degradate erano prigioniere di un potere erotico che andava al di là della loro comprensione, e Penny le avrebbe salvate. Max sarebbe stato smascherato.
Per cinquanta pagine il romanzo sorprende e diverte. Se ne coglie appieno l’intento satirico. Poi stufa, annoia e infine irrita. E’ inutilmente voyeuristico. Nulla è lasciato all’immaginazione, anzi va ben oltre l’immaginazione. Rimpiango il Palahniuk di Soffocare. E già lì se ne vedevano delle belle…

Altro di Palahniuk:
Sventura (2013)
Dannazione (2011)
Senza veli (2010)
Pigmeo (2009)
Gang Bang (2008)
La scimmia pensa, la scimmia fa (2004)
Diary (2006), Ninna Nanna (2003), Soffocare (2001)

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