Ho visto “Hello, my name is Doris” di Michael Showalter – TFF Festa Mobile

E’ una scelta eccellente quella di chiudere il 33° Torino Film Festival (una bella edizione!) con questo film, convenzionale ma autenticamente divertente. Personalmente rivedere sullo schermo Sally Field, tanti anni dopo Norma Rae (1979) e Diritto di cronaca (1981), sempre spumeggiante ma così invecchiata (classe 1946), mi fa un certo effetto e soprattutto pensare alla mia età.
Dicevo che è convenzionale, perché è l’ennesimo film sulla vecchiaia e sulla utopica ricerca di un amore  quando gli anni di differenza sono effettivamente troppi. Doris Miller ha fatto l’impiegata in un ufficio di New York per tutta la vita, ma soprattutto si è dedicata alla madre come accade a molte donne in ogni parte del mondo, rinunciando ad avere una vita propria. Quando la vegliarda ha deciso di passare a miglior vita, Doris si è trovata spiazzata e ha cominciato a guardarsi attorno, frequentando anche seminari di auto-mutuo aiuto. Ha continuato però a vivere nella grande casa di famiglia a Staten Island, in mezzo alle cianfrusaglie accumulate da una vita che fanno tanto bric à brac, mentre il fratello e la cognata la invitano con le buone a sloggiare. Intanto capita che si sia trovato accanto un nuovo collega di lavoro, John Fremont (Max Greenfield), bello e con la metà dei suoi anni. Doris ci prova, ma le sue armi di seduzione sono alquanto spuntate e deve ricorrere all’aiuto della nipote tredicenne di una sua amica, esperta di social network, per tentare l’assalto finale. Rincorre il ragazzo sui suoi terreni e, comportandosi come una giovincella garrula e scatenata, fraintende alcune attenzioni che le riserva il bel John. Nel finale Doris smette di sognare ad occhi aperti e torna con i piedi per terra.
Film di equivoci, tipici della commedia americana, in cui si ride molto e ce n’è bisogno un sacco. Sally Field nell’ultimo decennio ha diradato molto le apparizioni sul grande schermo (si ricordano Lincoln e i 2 Amazing Spider-Man). L’interpretazione che fa della vecchia impiegata è strepitosa e in ciò l’aiutano il trucco caricaturale, le cofane posticce sulla testa e il guardaroba decisamente vintage.

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Cinema. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*