Ho letto “La sottile linea scura” di Joe R. Lansdale

Forse è il più bel libro di Lansdale. Lo considero il suo capolavoro. Qui non ci sono Hap&Leo. C’è invece un ragazzino dodicenne che racconta la propria storia in prima persona. Nel corso di una estate vive una vicenda incredibile e si ritrova adulto in modo del tutto inatteso. Ambientato nel Texas degli anni Cinquanta, ancora alla ricerca dell’integrazione razziale. Ricco di sorprese nel finale, ma la tensione non molla mai.

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