Ho visto “Truman” di Cesc Gay

Comincio dagli interpreti, che sono fantastici. Javier Cámara è attore almodovadoriano, lo si ricorderà nel ruolo dell’infermiere Benigno in Habla con ella, poi in La mala educacion e in Gli amanti passeggeri, è stato anche il protagonista del pluripremiato La vita è facile ad occhi chiusi di David Trueba, in cui interpretava un professore in fuga in cerca di John Lennon. Ricardo Darín è il più popolare attore argentino. Era Roberto De Cesare in Cosa piove dal cielo? di Sebastián Borensztein e soprattutto Simón Fisher in Bombita, episodio di Storie pazzesche di Damián Szifrón. Insieme hanno lavorato in un altro film del regista catalano Cesc Gay, Una pistola en cada mano, mai uscito in Italia. In Truman (la distribuzione italiana cerca sempre di rendere più accattivanti i titoli delle pellicole straniere – qui aggiungendo Un vero amico è per sempre) rappresentano una coppia di amici ben affiatata.
Tomas (Cámara) parte dal Canada, dove vive da qualche tempo, per tornare a Madrid a trovare il suo migliore amico Julian (Darín), che viceversa è un attore argentino trapiantato nella capitale spagnola. Julian ha poco da vivere e Tomas vuole trascorrere con lui alcuni giorni strappati alla propria famiglia. Consapevoli entrambi che quello sarà il loro ultimo incontro non si abbandonano allo scoramento ma cercano di vivere quei pochi giorni nel migliore dei modi possibili: Tomas lo accompagna ovunque mentre Julian continua a recitare la sera e sistema di giorno alcune questioni pratiche. Come trovare una casa per Truman il cane che, una volta morto Julian, resterà senza padrone. Come salutare gli amici comuni e le ultime visite mediche. Come scegliere la bara per il proprio funerale. C’è anche da andare a trovare il figlio Nico che studia ad Amsterdam per un probabile ultimo saluto. Truman sarà la questione  più difficile da risolvere, ma Julian ha pensato a tutto e accompagnando Tomas all’aeroporto gli affida il cane da portare in Canada. Un nuovo padrone e il ricordo dell’amico che non ci sarà più.
Cesc Gay tratta l’argomento delicato senza retorica e non lascia che lo spettatore si abbandoni alla commozione (anche se sarebbe inevitabile), tanto è vero che si sorride spesso. Molti sono i film che cercano di trasmettere il senso di un’amicizia, questo è sicuramente dei migliori. Come dicevo, Ricardo Darín e Javier Cámara sono eccezionali. La loro amicizia è totalmente credibile. Ci accompagnano in una storia che potrebbe essere di ognuno di noi, perché così è la vita.

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