Ho letto “China Girl” di Don Winslow

Neal Carey lo sapeva: quando apri una porta non sai mai per certo che cosa entrerà.
Avvincente come un romanzo di Don Winslow. Dopo questo libro lo posso confermare. Qui non ci sono Art Keller, Boone Daniels, Frank Decker, Bobby Z, Frankie Machine, Ben e Chon. C’è invece il primo personaggio inventato da Winslow: nel 1991 con London Underground, nel 1992 con China Girl e in successivi tre romanzi non ancora pubblicati in Italia.
E’ Neal Carey e lavora per una istituzione denominata “Amici di Famiglia” che a sua volta lavora per una banca che ha risorse impegnate in tutto il mondo e che in qualche modo deve tutelare. Da mesi il giovane Neal, ventiquattro anni, vive isolato in un cottage nello Yorkshire con i suoi amati libri.
Si è staccato dagli Amici perché vuole riprendere e concludere gli studi e laurearsi in Letteratura inglese del XVIII secolo. Ma viene a riprenderlo, per riportarlo negli Stati Uniti, il padre adottivo Joe Graham, che lo ha cresciuto fin da ragazzino e che nell’organizzazione è anche il suo capo. In apparenza la nuova missione che viene affidata a Neal è semplice. Ritrovare Robert Pendleton, uno scienziato dell’AgriTech, azienda americana che lavora su progetti molto delicati. Pendleton ha brevettato un fertilizzante che potrebbe valere una fortuna. Non ha più dato notizie di sé dopo una conferenza tenuta a San Francisco. Risorse ingenti sono state investite in questo lavoro che lo scienziato deve tornare a concludere. Come si dice in questi casi, cherchez la femme perché Pendleton si è innamorato e non ha alcuna intenzione di tornare alla vita precedente.
Cristo, pensò Neal, nessuna meraviglia che abbia perso la testa, una volta scoperto il sesso con una donna splendida in una bella città come San Francisco.
La donna in questione è Li Lan, un’affascinante pittrice cinese. A San Francisco Neal perde le tracce della coppia ma poi le ritrova a Mill Valley, una località a poche ore di autobus, dove la donna espone in una galleria. Fingendosi studente d’arte orientale riesce ad avvicinare i due in casa dei galleristi di cui sono ospiti. Neal si è preparato un bel discorsetto da fare a Pendleton per riportarlo con le buone all’AgriTech, ma lo scienziato ha già capito e lo anticipa. Però in quei pochi minuti il ragazzo si è innamorato perdutamente di Li Lan e da quel momento le sue azioni non saranno più nel rispetto dei protocolli né coordinate con i suoi datori di lavoro.
Il terrore ha il potere di liberare la mente. Puoi offuscare il cervello con bevande esotiche e lussuria, ma iniettagli un po’ di terrore e diventerà limpidissmo. L’adrenalina ha conseguenze meravigliose.
Ha inizio così una girandola di avventure incredibili che portano Neal dapprima a Hong Kong e poi nella Cina piú profonda e arcaica. Dovrà guardarsi dalle triadi orientali, dalla Cia, dal governo cinese, dai suoi stessi colleghi. Pendleton fa gola alla Cina perché con i suoi studi sui fertilizzanti potrebbe portare i raccolti di riso da due a tre all’anno, risolvendo il problema della fame. C’è chi non è d’accordo, in occidente come in oriente, temendo una crescita della potenza cinese.
Il poliziotto cominciava a mostrarsi impaziente, irritato. Aveva la stessa espressione imperiosa che hanno i poliziotti di mente ristretta in tutto il mondo.
Winslow narratore infila nell’azione pezzi di storia di Hong Kong e della Cina, del Sichuan in particolare, dove la vicenda si conclude. Precisamente vicino a Chengdu, piccola cittadina di 14 milioni di abitanti… A differenza dei potenti romanzi successivi di Winslow qui non c’è carneficina: niente teste mozzate con la motosega, auto saltate in aria, pezzi di carne che rimbalzano sulle pareti, corpi che esplodono centrati da proiettili micidiali. Anzi qui i defunti non superano le dita di una mano. Ci mette però la divertente autoironia nei pensieri del ragazzo, graficamente espressa con il corsivo.
Neal stava scoprendo che in Cina le persone erano o molto calme o molto colleriche, con poche vie di mezzo… Le persone molto arrabbiate commettono stupidi errori.
Infine una curiosità. Neal è un cultore di Tobias Smollett, scrittore del Settecento che dirà poco o nulla a chi non ha studiato letteratura inglese. Winslow gli mette in mano inizialmente Ferdinand Count Fathom poi Humphrey Clinker. Ma soprattutto a Chengdu gli fa trovare in una libreria una copia in inglese di Roderick Random romanzo che lo accompagnerà in tutte le vicissitudini cinesi, fino all’ultima pagina di China Girl. Cosa troverà mai Neal in quel libro? Fin troppo facile è il parallelismo tra Neal Carey e Roderick Random, una sorta di ‘picaro’ inglese del Settecento costretto suo malgrado a vagabondare per terre straniere.

Il cartello
Missing – New York
Morte e vita di Bobby Z
I re del mondo
Le belve
Il potere del cane
Satori
L’inverno di Frankie Machine
La pattuglia dell’alba

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