Ho visto “La ragazza del treno” di Tate Taylor

Dall’adattamento cinematografico di un best seller della scrittrice inglese Paula Hawkins (che non ho letto, né ho intenzione di farlo) un thriller psicologico che in una ipotetica classifica di film da consigliare agli amici metterei in fondo alla lista.
Nelle prime fasi della proiezione il regista Tate Taylor ci presenta la vita di tre giovani donne: Rachel, Megan e Anna. Per la prima mezzora è difficile capirci qualcosa. Le loro vite sono intrecciate, ma come? Rachel fa avanti e indietro in treno ogni giorno tra una zona residenziale nella campagna e New York. Passa e ripassa guardando dal finestrino dentro alcune case, un po’ come facciamo tutti in viaggio quando i treni sfiorano le case e non abbiamo altro da fare che guardare fuori. Solo che Rachel immagina e si immedesima nelle storie di quelle persone. Scopriremo poi che la ragazza è disoccupata e finge ogni giorno di recarsi al lavoro, che è divorziata e che in una di quelle case ha abitato, mentre ora ci abita l’ex-marito Tom con la seconda moglie Anna. Rachel beve molto e durante i suoi viaggi succhia intere bottiglie di gin dopo averle travasate in innocui contenitori da bibita. Di conseguenza è perennemente depressa e confusa (si iscrive anche ad Alcolisti Anonimi). Tuttavia prosegue a immischiarsi nella vita degli altri. Ora anche della bella Megan, che vive con Scott nella casa accanto e che è stata la babysitter della figlia di Tom e Anna. Megan tradisce l’uomo con cui sta, così pare a Rachel. Ma sono davvero fantasie della giovane alcolizzata?
Terzo personaggio maschile è lo strizzacervelli Kamal, da cui si reca prima Megan per capire qualcosa in più di se stessa e poi Rachel quando la sua confusione si è fatta ingestibile. Ed eccoli tutti qui, Rachel, Tom, Anna, Megan, Scott e Kamal: sei personaggi in cerca di una sceneggiatura migliore! Va detto che, trattandosi di un thriller, ci scappa anche il morto e che la soluzione, come accade al cinema da un quarto di secolo a questa parte, arriva dal… telefonino. Non basta però, perché Rachel deve uscirne indenne e soprattutto riscattarsi agli occhi del mondo. Riprenderà infine a viaggiare sullo stesso treno, completamente ristabilita e accomodandosi sul lato opposto del vagone, quello che guarda verso il fiume.
Buoni attori ma sprecati: Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Justin Theroux, Luke Evans, Édgar Ramírez. Ma la nostra simpatia va a Allison Janney, che interpreta il sergente incaricato di capirci qualcosa.

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