Ho letto “Bastardi in salsa rossa” di Joe R. Lansdale

Ed eccoci qui, al culmine di tutte le scelte e di tutti i nostri errori, due uomini di mezza età dalla pelle dura, ma stanchi.
Avevamo lasciato Leonard Pine piangente in ospedale al capezzale di Hap Collins, più morto che vivo. Hap, che è il narratore di queste storie, sembrava davvero dover chiudere il sipario sulla propria esistenza. Era il 2015 e l’avventura vissuta dal duo Hap&Leo in Honky Tonk Samurai era stata davvero la più tosta. Lansdale aveva lasciato poche speranze sul prosieguo della serie e noi, orfani dell’improbabile coppia di detective, ci eravamo messi il cuore in pace. Invece rieccoli qui, due anni dopo, con una nuova storia. Un po’ meno cruenta del solito perché i due sono ormai ultracinquantenni, perché si sono un po’ imborghesiti e Hap è – appunto – reduce da una ferita da coltello che lo ha lasciato in coma per un po’ di tempo. Inizia così:  Mi stavo ancora riprendendo dal fatto di essere morto e, lasciatemelo dire, si trattava di un ritorno in piena regola. Sono morto due volte in ospedale, dopo essere stato accoltellato, e l’ultima cosa che ricordo prima del risveglio dalla morte...
Hap ora è fedele alla sua Brett e disdegna le profferte di altre donne, anche se procaci, e ha ormai metabolizzato il fatto di avere una figlia, Chance, palesatasi nello scorso libro.
Chance viveva a casa nostra, lavorava part-time al giornale locale come correttrice di bozze e cercava un impiego a tempo pieno. Aveva una laurea in Giornalismo, che è come avere una laurea in Latino: non serve a un granché.
Leo invece ha chiuso definitivamente la sua annosa storia con John – diciamo che ora sessualmente si guarda attorno – qualche volta dorme ancora sul divano di casa Collins, divora sempre gli adorati biscotti alla vaniglia che innaffia con abbondanti lattine di Dr. Pepper.
Lui e John, il suo compagno di vita, si erano lasciati, cosa che accadeva con la stessa frequenza delle mucche che vanno a pascolare, e Leonard aveva deciso di giocare in un altro campionato.
L’indagine che sono chiamati a svolgere riguarda un ragazzo nero, Jamar, brutalmente ucciso di botte dalla polizia. Li ha ingaggiati la madre che vorrebbe scoprire cosa è realmente accaduto. Siamo sempre a Laborde, l’immaginaria cittadina dell’East Texas dove Lansdale situa le storie di Hap&Leo. Anzi, per la precisione, in un sobborgo noto come Camp Rapture, fatto di case popolari abitate da neri in cui la povertà si mescola con spaccio, violenza, prostituzione. Su questa situazione dominano alcuni poliziotti corrotti che approfittano di ogni occasione per esercitare il loro malsano potere. Sotto la loro copertura si svolgono incontri clandestini di boxe e lotte tra cani. Il povero Jamar doveva aver scoperto qualcosa e ficcato il naso in una segheria abbandonata che fungeva da palestra. Hap&Leo ne prendono un sacco (di botte) ma anche ne danno tante e alla fine, con l’aiuto del vecchio amico Marvin Hanson (un poliziotto non corrotto!), riescono a dissolvere la banda di delinquenti.
Come sempre è narrazione di grana grossa, disseminata di ironia e un po’ di volgarità a cui non si dà peso e con qualche personaggio che può diventare memorabile. Come la piccola Reba, una dodicenne nera che sa il fatto suo e che Leonard ha definito “una vampira di quattrocento anni”. Il fatto che Brett, ora a tutti gli effetti il capo dell’agenzia investigativa, proponga di ingaggiare Chance, lascia intendere che Lansdale in futuro ci servirà altre storie. Titolo originale Rusty Puppy, che con quello scelto da Einaudi c’entra poco.
Lo scrittore texano, mio coscritto, si diverte a infilare nel libro la musica della figlia Kasey, affermata folksinger, come colonna sonora preferita da Leo Pine.
Lanciai un’occhiata a Leonard. Aveva l’aria di chi ha appena succhiato un limone sporco di merda.

Il ciclo di Hap & Leo:
Honky Tonk Samurai
(Honky Tonk Samurai, 2015) (Einaudi, 2015)
Devil Red (Devil Red, 2011) (Fanucci, 2010)
Sotto un cielo cremisi (Vanilla Ride, 2009) (Fanucci, 2009)
Capitani oltraggiosi (Captains Outrageous, 2001) (Einaudi, 2005)
Rumble Tumble (Rumble Tumble, 1998), (Einaudi, 2004)
Bad Chili (Bad Chili, 1997), (Einaudi, 2003)
Il mambo degli orsi (Two-Bear Mambo, 1995) (Einaudi, 2001)
Mucho Mojo (Mucho Mojo, 1994) (Bompiani, 1996 – Einaudi, 2006)
Una stagione selvaggia (Savage Season, 1990) (Einaudi, 2006)

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