Mi sono divertito al “Vertigo Christmas Show”

In una città triste come questa (non Grugliasco, per carità…) ben vengano proposte che portano allegria, stupore, magìa, incanto (ce ne sono anche altre, ne scriverò). Sono contento che la proposta di Natale del Cirko Vertigo sia coronata da tanto successo e va dato merito al duo Paolo Stratta e Luisella Tamietto che hanno ideato lo spettacolo. Ho assistito all’esibizione del 30 dicembre (la seconda del pomeriggio) insieme a tanto pubblico entusiasta e mi sono liberato di tutte le sovrastrutture mentali che mi sono inevitabilmente costruito addosso nel corso di quasi sessantasette anni. E sono tornato bambino, come mi accade ogni volta che varco il cancello di via Tiziano Lanza ed entro nello chapiteau del Cirko Vertigo. Ogni volta scopro qualcosa, oltre a constatare la crescita degli artisti che compongono la compagnia stabile.
La scoperta di questo Natale è stata Kai Leclerc, clown canadese che ha collaborato con le più importanti produzioni di spettacolo dal vivo del mondo, da Las Vegas a Broadway, dal Festival di Monte Carlo al David Letterman’s Late Night Show. Si presenta come un semplice fantasista circense ma poi si rivela un intrattenitore sopraffino con i suoi giochi e, infine, come un acrobata, unico uomo al mondo, in grado di camminare con i piedi attaccati al soffitto e la testa all’ingiù. Leclerc inizia così una collaborazione con il Cirko Vertigo e firma la regia dello show insieme a Luisella Tamietto.
Farei torto a tutta la compagnia se a seguire citassi, in una sorta di classifica, chi mi ha divertito e stupito di più. Ma non posso fare a meno di ricordare il giocoliere Fatos Alla che riesce a far roteare i cerchi con i piedi mentre rimane in perfetta verticale sulla testa, esempio di forza e abilità, e la contorsionista albanese Anjeza Rruci che si piega su se stessa fino all’inverosimile ed è in grado di scagliare una freccia con i piedi restando in equilibrio sulla bocca, aggiungendo grazia femminile a forza e agilità. E ancora i due artisti volanti spagnoli Jordi Serra e Debi Cobos che si esibiscono in volteggi ad un attrezzo che scopro chiamarsi quadro coreano. Poi, in questi anni, ho osservato tanti artisti esibirsi ai tessuti, ma una brava come la cilena Nicol Von Marees non l’avevo ancora vista. Uno spettacolo nello spettacolo! Tuttavia non è che il resto sia solo contorno perché ogni numero, ogni performance ha un suo significato: dalle evoluzioni aeree al trapezio, dall’acrobatica a terra alla ruota canadese, al palo cinese, equilibrio al filo teso, corda molle, giocoleria varia fino alla danza serpentina che ho recentemente scoperto essere stata inventata a fine Ottocento dalla statunitense Loïe Fuller, ballerina alle Folies Bergère nonché una delle tante muse ispiratrici di Henri de Toulouse-Lautrec.
Crescono i giovani artisti internazionali formati alla scuola del Parco Culturale Le Serre e vanno seguiti e incoraggiati, andandoli ad applaudire a spettacoli come questo che emozionano, sorprendono e propongono un colorato divertimento.
Quasi dimenticavo la ciliegina in fondo al Vertigo Christmas Show: Meggie, cucciolo di elefante, creatura realizzata nel laboratorio del mago degli effetti speciali, make up, animatronica, modelli anatomici, manichini snodati, riproduzioni di animali, trucchi e tanto altro, Michele Guaschino. Una delle eccellenze di Torino.
Per ammirare questo fantastico ensemble avete tempo fino domenica 7 gennaio. Ma l’attività di Cirko Vertigo non si ferma mai.

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