Ho letto “Il prezzo dei soldi” di Petros Markaris

E se ce la facessimo? Con il governo di unità nazionale ce la faremo.
E’ stato divertente leggere questo libro proprio nei giorni in cui si susseguivano notizie confortanti sulla Grecia, con Alexis Tsipras che festeggiava la fine del memorandum tra la Grecia e i creditori internazionali. Ora le cose vanno molto meglio per il paese ellenico: la disoccupazione è scesa al 20%, il PIL è ritornato a crescere, la bilancia commerciale registra un timido miglioramento, il debito pubblico si è stabilizzato attorno al 180% del PIL (in Italia è al 132%, per dire…).
E così una lettura partita un po’ in sordina ha suscitato presto il mio interesse. Non so se Petros Markaris sia stato preveggente o avesse già capito che l’aria stava cambiando per il suo Paese. Fatto sta che Il prezzo dei soldi (titolo originale Offshore), pubblicato nel 2017, ipotizzava una Grecia in ripresa economica dopo anni di crisi. Anche a casa del commissario Kostas Charitos si è tornati a respirare un clima di fiducia: il magro stipendio dei poliziotti torna a salire; la figlia Caterina, avvocato dei diseredati, ha ora una nuova importante collaborazione; si torna più spesso al ristorante; tutti programmano investimenti o il trasferimento in abitazioni più confortevoli. Intanto la moglie Adriana cucina alla grande e la tribù si ritrova spesso attovagliata: Caterina con il marito Fanis, la socia Mànis con il marito tedesco Uli, i consuoceri in visita Sevastì e Pròdromos, Lambros Zisis amico di famiglia e da sempre confidente di Kostas.
Così un nuovo flusso di denaro, sporco o pulito, proveniente dalle Isole Cayman o dalle banche europee si riversa sulla Grecia. Anche le grandi imprese che si erano trasferite all’estero tornano a mettere i loro quartier generali in patria. Soprattutto le compagnie di navigazione.
Tutti questi soldi sono letteralmente spuntati dal nulla o, per essere precisi, in una notte. Proprio quando ci preparavamo a tornare alla dracma… Quando cavolo è arrivato Babbo Natale con i doni? E da dove? 
Charitos si trova a indagare sull’omicidio di un funzionario dell’Ente del turismo e poi sull’assassinio di un armatore. Fatti collegati tra loro? L’inchiesta stenta a decollare perché il commissario si trova subito il bastone tra le ruote per la scarsa collaborazione del suo capo diretto Ghikas e per un nuovo comandante che per ogni vicenda chiede di trovare subito un colpevole da consegnare alla stampa e all’opinione pubblica e quindi di archiviare senza approfondire troppo.
“Tutti i grandi imprenditori hanno dei nemici, signor commissario. Solo che, di solito, questi nemici cercano di eliminarti economicamente, non fisicamente”.
Quando le vittime diventano tre – un giornalista in pensione, curioso e scrupoloso che indaga per conto suo – allora appare chiaro il collegamento. Ma Kostas Charitos viene abbandonato dai superiori e lasciato solo con le sue intuizioni investigative. Pur di arrivare alla verità (quella vera e non quella che gli viene imposta) Charitos è pronto a giocarsi la carriera: “non avendo io fatto carriera rientro automaticamente nella categoria degli imbecilli, e gli imbecilli hanno sempre torto”.

Tutti i libri della serie:
Ultime della notte (1995)
Difesa a zona (1998)
Si è suicidato il Che (2003)
La lunga estate calda del Commissario Charitos (2007)
La balia (2008)
Prestiti scaduti (2011)
L’esattore (2012)
Resa dei conti (2013)
Titoli di coda (2015)

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