Ho letto “Showdown la resa dei conti” di Augusto Grandi

Evidentemente Augusto Grandi aveva ‘in canna’ questa storia e la doveva raccontare. Forse avrebbe fatto meglio a tenerla ancora un po’ lì, perché il finale risulta alquanto affrettato. Può essere invece che si sia riservato una ulteriore puntata e un’altra ancora. Comunque la storia riprende un personaggio a cui Grandi è affezionato, quel Dario Lo Gatto già protagonista di Razz politici d’azzardo, pubblicato nel 2009, che ne raccontava l’ascesa politica e imprenditoriale e il successivo rapido declino. Qui ritroviamo Lo Gatto ai giardini, intento a spingere la carrozzina con il nipotino. Capelli tinti, mento cascante, collo raggrinzito, è decisamente vecchio. In tasca però è sempre pronto un viagra, non si sa mai, perché il vizietto è ancora quello. Dopo le deludenti esperienze di anni prima in Alè Europa, movimento poi confluito nel Partito degli Onesti, aveva abbandonato per far soldi con la sua attività di amministratore di immobili. Ora è richiamato in servizio per concorrere alle amministrative di Torino, l’ambizione è sempre tanta, almeno pari alla volgarità e alla sua grossolana ignoranza. Così scende in campo per Risorgimento torinese che si batte contro il Sistema Torino.
Da un lato ci sono i tutelati e i servi del sistema. Dall’altro gli esclusi. In mezzo resta poco, sempre meno.
Attorno al personaggio di Lo Gatto, Grandi organizza un teatrino di comparse senza arte né parte, disoccupati cronici e renitenti alla vanga, trans e signore trombabili, giornalisti di servizio, guru e intellettuali di riferimento.
“Invece di leggere le menzogne del solito quotidiano o di ascoltare le palle del tg, io ascolto Electo Radio e mi informo al di fuori dei circuiti ufficiali”.
Qui è evidente il grado di divertissement e di autocompiacimento di Augusto Grandi che cita la sua più recente avventura giornalistica, dopo Il Sole 24 Ore. Sinceramente mi aveva divertito maggiormente Razz, ma forse Lo Gatto è troppo invecchiato e il giochino di andare a scoprire i riferimenti torinesi reali di fatti e personaggi inventati non funziona più.
Meglio dunque l’Augusto Grandi autore di pamphlet di economia o narratore di storie di montagna.

Italia allo sbando
Razz politici d’azzardo
Baci & Bastonate

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