Ho letto “Baci & bastonate” di Augusto Grandi

Complice una giornata passata in casa per una fastidiosa faringite ho affrontato questo volumetto del Grandi. Non senza aver prima chiesto scusa a quei “classici”, di cui mai ho letto una pagina, per aver dedicato parte del mio tempo alla lettura di ben due libri di questo autore (in precedenza avevo letto Un galeone tra i monti ed. Musumeci, 2002).
Letto anche questo Baci & Bastonate, credo si possa parlare di uno “stile Grandi” per come l’autore affronta i suoi amarcord in maniera squisitamente personale. Si dirà che, certo, gli amarcord sono suoi e non del lettore, ma in qualche modo Grandi ci lascia avvicinare ed è come ci invitasse a guardare le sue storie dal buco della serratura, lasciando intravedere molto, ma non tutto.
Alle sue storie, l’amico giornalista Augusto Grandi, ormai cinquantino anche lui, dà un taglio sottilmente ironico, non indulge nell’autocompiacimento e tiene anche a bada la stucchevole nostalgia che, a questa età, è assai frequente incontrare. Insomma, un libro gradevole che si può leggere, indipendentemente dalla parte della barricata che si è occupata in quegli anni, anche per chi è stato da una “non parte”.

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