Ho letto “Palm Desert” di Don Winslow

Ovunque tu vada, è lì che ti trovi.
E’ il più divertente libro di Winslow. E’ stato scritto nel 1996 e conclude la saga dell’investigatore Neal Carey, iniziata nel 1991 con London Underground. Una pentalogia proseguita poi con China Girl (1992), Nevada Connection (1993), Lady Las Vegas (1994), tutti pubblicati in Italia da Einaudi tra il 2016 e il 2018. Carey è il personaggio di Don Winslow che amo di più. Più di Art Keller, Boone Daniels, Frank Decker, Bobby Z, Frankie Machine, Ben e Chon. Non è un vero e proprio investigatore, ma un risolutore di problemi per conto di una istituzione denominata “Amici di Famiglia” – non propriamente una mafia – che a sua volta lavora per una banca che ha risorse da tutelare in tutto il mondo. Carey è un eterno studente, sempre alle prese con una tesi da finire dal titolo Tobias Smollett, il fuoriclasse della letteratura inglese del XVIII (uno dei motivi per cui mi è vicino, reminiscenze universitarie). Convive ad Austin (Nevada) con Karen, conosciuta in Nevada Connection, che da lui pretende di avere presto un figlio. Ogni avventura della saga inizia immancabilmente con una telefonata o con una visita del suo capo e patrigno Joe Graham, colui che lo ha allevato, istruito e inserito nel sistema. Graham è un ottimo agente nonostante abbia un braccio artificiale (che all’occorrenza diventa un’originale arma di offesa) e un’altezza non proprio da cestista.
Questa volta Graham gli propone un lavoretto semplice semplice: andare a Las Vegas a prelevare un vecchietto di 87 anni e riportarlo a casa, a Palm Desert. L’uomo in questione, Nathan Silverstein, è stato in passato un re del burlesque, poi cabarettista e infine interprete di film da spiaggia, noto come Natty Silver. A questo punto Neal Carey si immagina un viaggio divertente e ricco di battute frizzanti. Ma il vecchietto è tutt’altro che condiscendente. Intanto ha ancora pulsioni tali da poter rimanere in una città del peccato come Las Vegas per un pezzo: Credi che siccome c’è la neve sul tetto il fuoco in casa sia spento? Natty Silver prova a giocare a nascondino nei casinò, rifiuta di prendere l’aereo, non sale su auto tedesche o giapponesi perché non può viaggiare su macchine fabbricate dalle ex potenze dell’Asse, rifiuta di salire su una Jeep perché i sobbalzi gli massacrano le ossa. Insomma, non ha nessuna voglia di tornare a casa. Alla fine partono su una Chevrolet Chevalier. Inizia un viaggio davvero spassoso per Neal, con il vecchio che non tace un momento e dà la stura a tutto il suo datato repertorio di batttute e barzellette. Ma attenzione, ci sono due cattivoni (un tedesco e un libanese idiota) che vogliono impedirgli di arrivare a destinazione, dove è chiamato a testimoniare in tribunale contro il vicino che si è incendiato la casa per truffare l’assicurazione. Proprio perché non è un cuor di leone Natty si era rifugiato a Las Vegas.
Las Vegas è il posto più assurdo del mondo. …Ma in una classifica generale dell’assurdo, Las Vegas batte tutti i luoghi a mani basse. Credo sia ciò che succede quando si verifica una combinazione di spazio illimitato, soldi illimitati e nessun limite imposto dal buon gusto o dal buon senso.
Il repertorio di Natty Silver è sterminato. Riesce a far ridere anche ripetendo sempre la stessa battuta. Il suo cavallo di battaglia è un gioco di parole erroneamente attribuito a Lou Costello (il Pinotto della coppia comica Gianni&Pinotto): Who’s on First? Chi gioca in prima (base)? Una gag che poteva andare avanti per delle ore.
La facevano Abbott e Costello. Costello chiede la formazione di una squadra di baseball e Abbott gli dice i nomi dei giocatori, che sono tutti doppi sensi. Uno si chiama “Chi”, un altro “Quale”, un altro “Non lo so”, ecc. E’ un classico del burlesque.
Nathan Silverstein è un esauriente campionario della comicità ebraica, oltre a essere un impenitente donnaiolo, con la passione per le cameriere attempate.
Un paio di volte la situazione sfugge di mano a Carey che tuttavia riesce infine a portare a termine la missione. Purtroppo non ce ne sarà un’altra perché dopo questo libro la produzione letteraria di Don Winslow, come sappiamo, ha preso altre direzioni. Quindi non sapremo se Neal è riuscito a laurearsi e soprattutto se Karen ha avuto un figlio da lui.
Se stai annegando nel deserto, scalcia nell’acqua.

Le mie varie letture di Winslow:
Lady Las Vegas
Nevada Connection
L’ora dei gentiluomini
China Girl
Il cartello
Missing – New York
Morte e vita di Bobby Z
I re del mondo
Le belve
Il potere del cane
Satori
L’inverno di Frankie Machine
La pattuglia dell’alba 

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