Ho letto “Il sorriso di Jackrabbit” di Joe R. Lansdale

Leonard era già in ufficio. Stava facendo il caffè e mangiava i suoi biscotti alla vaniglia. C’era un’enorme anguria sulla scrivania, accanto a una lattina di birra e a un bel po’ di dolcetti alla panna.
Un lavoro che sembrava una stupidaggine per Hap&Leo si è rivelato invece più complicato del previsto. Proprio ora che gli pseudo-investigatori hanno trovato un certo equilibrio di vita. Hap ha appena regolarizzato il suo ménage sposando Brett che di fatto è anche il capo dell’agenzia investigativa di Laborde (Texas). Con loro vive e collabora Chance, figlia di primo letto di Hap. Inoltre si sono portati in casa dal romanzo precedente (Bastardi in salsa rossa) la piccola Reba, chiamata anche la “vampira di quattrocento anni”.
E’ sempre Hap il narratore: Mi mancava l’odore dei popcorn caldi al burro e il modo in cui le bibite frizzavano nei bicchieri di carta e ti solleticavano i peli del naso. Mi mancava, avere dieci anni.
Anche questa volta si tratta di trovare una ragazza scomparsa, Jackie Mulhaney, detta Jackrabbit per gli incisivi molto sporgenti, figlia e sorella di due pentacostali esagerati, bianchi naturalmente. Jackrabbit è scomparsa da cinque anni in un vortice di chiese spurie e di assurde sette di adoratori di uomini lucertola.
A Leonard, dal canto suo, al quale basta un nonnulla per vedere razzismo dappertutto, salta subito la mosca al naso incontrando il ragazzo che indossa una maglietta con la scritta “Bianco è giusto”. Comunque l’incarico viene accettato.
Conoscevo Leonard, e sapevo che non aveva archiviato la faccenda del “negro”, ma negli ultimi tempi sembrava più calmo del solito. In quel periodo sembrava più propenso ad azzoppare che a uccidere. Ma poteva essere una fase passeggera.
L’indagine si svolge a Marvel Creek, una cittadina dove non conviene abitare, solcata da un fiume marrone e melmoso, pieno di detriti e serpenti, dove il comandamento più praticato è Ama il prossimo tuo, magari con un carico di piombo o un coltello affilato.
Ma i nostri due sono intraprendenti e hanno la pellaccia dura. Scoprono che la ragazza tiene la contabilità per alcuni delinquenti, anzi è piuttosto un genio delle cifre e riesce sempre a far tornare i conti anche quando qualche numero le resta appiccicato alle dita. Trovata e dimostrato che è viva, anche se non ha nessuna intenzione di tornare a casa, il lavoro di Hap&Leo parrebbe terminato. Ma a questo punto tornano in scena madre e fratello e come sempre il racconto è disseminato di un buon numero di cadaveri.
Battute fulminanti, volgarità e violenze assortite ormai metabolizzate in tutti i libri di Lansdale: la chiamano colonscopia e non è un video che mi piacerebbe vedereti infilerà la canna della pistola in un orecchio e ti libererà di quarant’anni di cerume
C’è poi qualche riflessione seria sull’attualità: gli ispanici che spingono alle frontiere USA sono i nuovi negri, dice Leonard, mentre secondo Hap la situazione politica americana è più simile a un reality show di merda.
Ma in conclusione uccidere stanca, ti consuma anche l’anima.
Caro Joe, ancora una volta mi hai divertito con una storia sui due eroi che hai creato, Hap Collins e Leonard Pine. Sono così assuefatto alle loro avventure che ti perdòno quasi tutto, anche certi momenti di stanca e di ripetitività nelle storie, anche le citazioni delle canzoni di tua figlia Kasey. E’ un bel gigioneggiare il tuo, diventato un’abitudine negli ultimi romanzi. Vorrà dire che semmai un giorno dovessi scrivere un libro (molto malaugurata ipotesi) ti imiterò citando le musiche di mia figlia.
Segregazionista è solo un altro modo per dire razzista, è ancora Leonard che lo dice, ma è una parola che indossa cappello e cravatta.

Il ciclo di Hap&Leo (parziale e non in ordine):
Bastardi in salsa rossa  (Rusty Puppy, 2017) (Einaudi, 2017)
Honky Tonk Samurai (Honky Tonk Samurai, 2015) (Einaudi, 2015)
Una stagione selvaggia (Savage Season, 1990) (Einaudi, 2006)
Mucho Mojo
(Mucho Mojo, 1994) (Bompiani, 1996 – Einaudi, 2006)
Il mambo degli orsi
(Two-Bear Mambo, 1995) (Einaudi, 2001)
Bad Chili
(Bad Chili, 1997), (Einaudi, 2003)
Rumble Tumble
(Rumble Tumble, 1998), (Einaudi, 2004)
Capitani oltraggiosi (Captains Outrageous, 2001) (Einaudi, 2005)
Sotto un cielo cremisi
(Vanilla Ride, 2009) (Fanucci, 2009)
Devil Red
(Devil Red, 2011) (Fanucci, 2010)

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