E’ uno dei primi libri della saga dello scrittore Nathan Zuckerman, l’alter ego di Philip Roth. In questo romanzo Zuckerman firma un bestseller su Gilbert Carnovsky, che a sua volta è il proprio alter ego. Improvvisamente baciato dal successo, con il reddito moltiplicato, lo scrittore è incapace di affrontare la vita. Si separa dalla moglie (è la terza o quarta!), si allontana dagli amici, rinnega la famiglia. Viene però riconosciuto per strada, firma autografi ed è bersagliato dai fans. Uno, in particolare, tale Alvin Pepler – mi pare di vederlo….una sorta di Rupert Pupkin (Robert De Niro) che sequestra la celebrità Jerry Langford (Jerry Lewis) nel film di Scorsese Re per una notte(1983) – lo perseguita e arriva a minacciarne la madre. Insomma, l’antesignano dello stalker, tenuto conto che il libro è del 1981. Zuckerman è costretto così ad affrontare la realtà della vita e a fare i conti con il proprio passato.
Il libro è godibile. Consiglio però chi si avventura a leggere gli scritti di Roth su Zuckerman di prendere la serie dall’inizio.