Ho letto “Spooner” di Pete Dexter

Sono cinquecento pagine intrise di umorismo amaro. Vi si narra la storia di Warren Spooner, dall’infanzia alla terza età. Orfano di padre, bambino sessualmente precoce e con la grande attitudine a cacciarsi nei guai, introverso, poi studente svogliato ma con un braccio fatato che gli consente di arrivare alle soglie di un contratto professionistico nel baseball come lanciatore, infine giornalista in vari quotidiani di provincia prima di arrivare ad un prestigioso giornale di Filadelfia.
Parallelamente si snodano le storie dei suoi fratelli e soprattutto dei genitori. La madre Lily proviene da famiglia che era stata benestante, asmatica e sempre pronta di fronte alla minima avversità a nascondersi dietro malori improvvisi, tanto che …..viveva con la certezza assoluta che l’intera vita – dalla culla alla tomba – fosse un’imboscata”. Rimasta vedova, sposa Calmer Ottosson, ex ufficiale di marina e insegnante sfortunato, uomo generoso e dalla pazienza infinita che farà da padre a Spooner e alla sorella Margaret.
Spooner riteneva di aver varcato la soglia della criminalità un venerdì pomeriggio di inizio giugno del 1961 e di non aver più avuto, una volta varcata la soglia, niente da perdere. Aveva quattro anni… Con questi presupposti Calmer non potrà che essere un angelo custode per il ragazzo, astenendosi dal tentare di esserne guida ed educatore. Spooner fanciullo è in effetti la parte più divertente del libro. Siamo a Vincent Heights (Georgia) nell’America più profondamente razzista. E ogni malefatta del piccolo viene puntualmente attribuita a un nero.
Il rapporto tra Spooner e Calmer, difficile nei primi anni, si intensificherà e consoliderà con la crescita del ragazzo. Diventando addirittura di complicità quando Spooner si prenderà cura del patrigno malato e stravagante coprendo le sue intemperanze, così come a parti invertite Calmer aveva fatto con lui.
Tenero e divertente è il finale che vede fratelli e fratellastri riuniti per disperdere le ceneri del padre nelle fredde acque di Whitbey Island, di fronte a Seattle. Tentativo maldestro e grottesco come tutta la storia.
…per un po’ parevano tornati allo stesso punto da cui erano partiti, lui e Calmer, e dove erano sempre rimasti,vale a dire ciascuno appena fuori dalla portata dell’altro.
Dirà il tempo se Spooner, pubblicato da Pete Dexter lo scorso anno e uscito da Einaudi lo scorso settembre, è un grande romanzo. Ma come affresco di cinquant’anni di storia degli Stati Uniti, vista dalla parte degli umili, è davvero sontuoso.

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