Ho letto “L’ipnotista” di Lars Kepler

E’ stato un libro rivelazione nel 2010, grazie anche ad una colossale operazione di marketing montata da Longanesi, e si è inserito in quel filone dei gialli svedesi che ha fatto la fortuna di alcune case editrici e che per la verità ha anche stufato un po’. L’ho letto nei primi tre giorni dell’anno con la febbrile voracità con la quale avevo consumato la trilogia di Millennium.
E come storia siamo da quelle parti lì….. Dicembre, una Stoccolma di ghiaccio. Uno psicoterapeuta ospedaliero, e ipnotista “in sonno” dopo essere finito sui giornali per una storia di dieci anni prima, viene chiamato dalla polizia criminale per un caso urgente. Si tratta di interrogare sotto ipnosi un ragazzo di quindici anni ferito gravemente da qualcuno che ha sterminato la sua famiglia. Erik Maria Bark, l’ipnotista, si lascia convincere dal commissario, Joona Linna, venendo meno alla promessa fatta di non esercitare mai più l’ipnosi. Il suo intervento è risolutivo per capire lo svolgersi dei fatti, ma non arresta l’escalation di delitti di cui proprio il giovane è il colpevole. Infatti Josef Ek, il ragazzo, appena può si dà alla fuga giurando di vendicarsi dell’ipnotista. Il riapparire di Bark sulle cronache dei giornali riporta alla luce anche la vicenda di dieci anni prima e qualcuno rapisce suo figlio. A quel punto le 2 storie si dipanano parallelamente.
Come ho già detto la trama è avvincente, la scrittura scorrevole. Rimane però la sensazione che questi gialli svedesi siano un po’ tutti uguali. Niente a che vedere – sul piano della verosimiglianza delle vicende e della piscologia dei personaggi – con la dozzina di inchieste Kurt Wallander, il commissario di Ystad, creato dall’insuperabile maestro Henning Mankell.
Lars Kepler è lo pseudonimo della giovane coppia formata da Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril, scrittori singolarmente prima di mettersi in ditta per questo e per il libro successivo. Vivono a Stoccolma e hanno tre figli. Li ho conosciuti nel corso di una serata organizzata da Longanesi durante lo scorso Salone del Libro di Torino. Simpatici e alla mano, difficile immaginarli alle prese con storie così cruente.
Il loro secondo libro, “L’esecutore”, è uscito da un mese e ha come protagonista ancora il commissario Joona Linna.

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