Ho letto “L’incanto del lotto 49” di Thomas Pynchon

Sugli autobus ascoltò tutta la notte radioline che trasmettevano canzoni agli ultimi posti della Top 200, che non sarebbero mai diventate popolari, le cui parole e musiche sarebbero perite come se nessuno le avesse mai cantate.
Sono qui che mi rigiro tra le mani questo volumetto, la cui sgargiante copertina mi aveva attratto in libreria. “Il romanzo che ha fondato la letteratura post-moderna” recita la quarta di copertina.
Una giovane donna californiana, Oedipa Maas, viene investita dell’incarico di esecutrice testamentaria di una miliardario, Pierce Inverarity, sua vecchia conoscenza. Dell’eredità fa parte una misteriosa collezione di francobolli, la cui emissione è alquanto incerta. Per Oedipa inizia un’avventura nella quale ad enigma si aggiunge enigma. Personaggi ambigui si intersecano, fatti che risalgono addirittura al Sacro Romano Impero si affastellano, entità strane appaiono e scompaiono. Difficile capirci qualcosa, anche se hai Wikipedia sottomano e vai a cercare il “diavoletto di Maxwell” e a ripassare il Secondo principio della termodinamica, con quello che comporta il passaggio di calore da un corpo caldo a uno freddo.
Bastava guardare la foto di Clerk Maxwell e concentrarsi sul cilindro, il destro o il sinistro, entro cui si voleva che il Diavoletto elevasse la temperatura. L’aria si sarebbe espansa spingendo un pistone.
Ma non basta ancora. Devi cercare di capire chi erano i Thurn und Taxis, principi tedeschi, che dal 1400 diedero vita al sistema postale in Europa. Nella storia delle Poste irrompono gli indiani d’America e il Pony Express, Wells e Fargo, le onde radio e i cartoni animati.
“Se lo ricorda Porky Pig in tempo di guerra, quando lavorava nello sforzo bellico? Lui e Bugs Bunny.”
E fin qui siamo nel concreto, seppur fantasioso. Sulla storia si innesta poi il fantascientifico, ovvero il Tristero, una organizzazione misteriosa che gestisce il W.A.S.T.E., sistema di posta alternativo a quello del Governo, attraverso il quale nel corso dei secoli milioni di persone si sono scambiati i loro messaggi. Un canale informativo in cui hanno viaggiato i complotti e i misteri d’America, all’insaputa dei federali.
Ma i francobolli di Tristero, messi all’asta come ‘Lotto 49’, sono veri o falsi? Difficile saperlo, perché il finale del libro, se qualcuno è arrivato alle ultime pagine capendoci qualcosa, resta senza soluzione. Che dire altro? Se Pynchon è il capostipite della letteratura postmoderna (ma questa non è forse un’etichetta buona per tutte le stagioni?) mi tengo stretti i suoi discendenti, così come sono stati definiti, David Foster Wallace, Palahniuk, Haruki Murakami…..
Forse aveva steso le sue volontà solo per tormentare l’amante di un tempo, così cinicamente sicuro di essere spazzato via da lasciare ogni speranza in qualcosa di più. A tale profondità poteva scendere in lui l’amarezza. Oedipa non sapeva. Chissà, forse Pierce aveva scoperto il Tristero e criptato il segreto nel testamento, comprandone solo le quote che bastavano per essere sicuro che lei lo scoprisse.
Mah……

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Libri. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*