Cairo, serve un colpo d’ala!

colpo d’ala: (fig.) idea geniale, ispirazione, soluzione brillante e improvvisa. (dal dizionario dei modi di dire, corriere.it)
Non mi basta che Ventura dica che siamo pronti per la salvezza. Il Toro è e deve essere altro. Basta con il piccolo cabotaggio!
Torno con la mente all’estate del 1990. Il Toro era appena risalito dalla serie B, certo con un altro organico e altri presupposti. C’ero anch’io quella mattina alla sede di corso Vittorio Emanuele quando venne presentato Rafael Martin Vazquez, provenienza Real Madrid, acquisto definitivo. Credenziali clamorose: nazionale spagnolo ed elemento fondamentale della favolosa ‘Quinta del Buitre’ nel club madrileno. Alla presentazione era difficile mantenere il dovuto distacco giornalistico e non farmi travolgere da un entusiasmo alle stelle, con centinaia di tifosi che acclamavano Rafael affacciato al balcone sul cortile interno della sede.
Quel Toro, appena tornato in A, arrivò quinto (davanti alla seconda squadra di Torino) e si accaparrò un posto per la galoppata in Uefa dell’anno successivo, che tutti ricordiamo. Anche se quelle di Martin Vazquez al Toro sono state due stagioni da 7 e non da 10 e lode (ricordo una sua magia in amichevole precampionato contro la Fiorentina ad Aosta……), il suo acquisto era stato una genialata proprio per l’entusiasmo che aveva saputo creare.
Di questo abbiamo bisogno, caro Cairo, evitando però gli errori degli anni passati con l’arrivo di campioni sì, ma ‘bolliti’. Un ‘colpo d’ala’, il tempo stringe. E basta con l’ascensore tra A e B.

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Sport, Torino. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*