Ho visto “Travolti dalla cicogna”

Ho fatto in tempo a vederlo prima che lo smontassero dalle sale. Mal me ne incolse, perché credevo di trovarmi di fronte a una divertente commedia francese e invece si è trattato di un filmetto insulso che già dal titolo lascia intuire tutto. Giovane coppia, neppure troppo ben sistemata (lei studentessa di filosofia alle prese con una tesi che non si conclude mai; lui commesso in un videonoleggio), mette in cantiere un bebè. Tutto funziona a meraviglia durante la gravidanza, poi con la nascita di Lèa (in realtà volevano chiamarla Eleanor, ma lui di cognome fa Malle….unica battuta divertente del film) entrambi si accorgono che non è stato quell’avvenimento straordinario che si aspettavano. Lèa fa passare le notti in bianco ai genitori che si staccano a poco a poco, emergono nuovi conflitti coniugali, il sesso latita. Poi ci si mettono anche le nonne e si arriva a una momentanea separazione.
Ho sintetizzato e banalizzato molto la trama che in realtà ha risvolti psicologici assai più complessi, ma tutto è già stato visto un’infinità di volte e non solo al cinema.
Tratto dall’immancabile romanzo (“Lieto Evento” di Eliette Abécassis) si avvale della buona prova di Louise Bourgoin, emergente attrice trentenne francese, appena vista in “L’amore dura tre anni“. Di spicco la presenza di Josiane Balasko (la nonna materna), l’indimenticabile interprete della portinaia nel film tratto da “L’eleganza del riccio”.
Film per le future puerpere (da non prendere troppo sul serio).

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