Ho visto “Il matrimonio che vorrei”

Kay e Arnold sono una coppia reciprocamente fedele, ma dopo trentun anni di matrimonio qualcosa comincia a non funzionare. Il sesso, ad esempio. Tra loro latita da cinque anni: lei ricorda perfettamente l’ultima volta, lui non se ne rammenta neppure. Allora cosa c’è di meglio di una vacanzina nel Maine, collegata a un corso intensivo per riprendere sopite abitudini di fronte a uno psicologo della coppia? L’idea è di Kay e Arnold accetta suo malgrado e dopo molte resistenze. Nelle sedute di fronte al dr. Bernie Fields (il simpatico Steve Carell) i due a poco a poco espongono il campionario delle loro insoddisfazioni, sessuali e non. Kay è imbarazzata e Arnold recalcitrante nell’eseguire i compiti a casa: sfiorarsi, inizare a toccarsi, abbracciarsi. Pratiche naturali che si sono perse nel corso degli anni. Alla fine Arnold riesce a impegnarsi un po’, organizza una bella cena, finalmente è in vena di romanticherie, come da sempre avrebbe voluto lei, fragole e champagne in una bella camera d’albergo. Però al dunque….. perché tra le coppie è previsto che ci sia anche un dunque! Entrambi delusi, Kay e Arnold fanno ritorno a casa ma la settimana nel Maine ha risvegliato qualcosa e seppure a scoppio ritardato le sedute dallo psicoterapeuta del sesso sono servite a qualcosa.
Commediola edificante e film d’attori, da cui il regista David Frankel (suo il recente “Un anno da leoni“) si lascia diligentemente guidare. E’ anche vero che non capita tutti i giorni di avere nel cast due pezzi da novanta come Meryl Streep e Tommy Lee Jones, quest’ultimo stropicciatissimo a dispetto dei suoi sessantasei anni. Al posto del regista però mi sarei risparmiato le immagini sui titoli di coda: sono impiastricciate di miele e non aggiungono nulla alla storia. Ruffianissima la colonna sonora, piena di hit, da Lenny Kravitz a Van Morrison. Ma cosa c’è di più banale che chiudere con “Why” di Annie Lennox?

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Cinema. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*