Ho visto “Troppo amici” di Olivier Nakache e Eric Toledano

E’ un film che diverte sul momento ma che dopo qualche giorno non ti lascia più nulla, neanche il ricordo di averlo visto. Più che “Troppo amici” dovrebbe intitolarsi “Troppo parenti”, visto che l’intreccio riguarda fratelli, cognati, genitori e suoceri. Ma si sa che le strategie commerciali dei distributori nazionali partono proprio dal titolo. Troppo amici evoca il successo di Quasi amici degli stessi registi Olivier Nakache e Eric Toledano. Un po’ mi ricorda una mia vicenda di quasi trent’anni fa, quando acquistai i diritti di un film di Edouard Molinaro Pour 100 briques t’as plus rien…. (1982), espressione gergale quasi intraducibile in italiano. Molinaro era l’autore del Vizietto 1 e 2 (La Cage aux folles 1978 e 1980) con Serrault e Tognazzi, film di enorme successo, per evocarlo gli esercenti regionali ai quali mi ero appoggiato per la distribuzione mi imposero di titolarlo Il colpetto. Il film non funzionò, nonostante fosse molto divertente e con un cast di prim’ordine: un giovane Daniel Auteuil e Gérard Jugnot che allora andava molto forte e poi caratteristi come Anémone, Georges Géret, Darry Cowl. Lo stesso Edouard Molinaro aveva una particina.
Ma tornando a Troppo amici, Alain è un ex-animatore di villaggi turistici, sposato con Nathalie, direttrice di un supermarket. Hanno due bambini, uno piuttosto pestifero. Frequentano la famiglia del fratello di lei, Jean-Pierre, avvocato difensore d’ufficio di tipi infrequentabili. In più c’è Roxane, stravagante sorella che ha un flirt con un medico di colore. Poi ci sono gli invadenti genitori di Nathalie e il papà di Alain, ancora piuttosto intraprendente con le signore. Altro che amici! Un gruppo di parenti a cui ne accadono di tutti i colori. La trama è quasi irraccontabile, ma la sceneggiatura è spumeggiante e ricca di piccole situazioni che fanno sorridere. Come in ogni commedia poi tutto si ricompone ma ci vuole del tempo. Toledano e Nakache proiettano la vicenda a vent’anni dopo, quando Lucien – l’ex-figlioletto esagitato, che aveva sempre segretamente ammirato il papà inconcludente – divenuto attore e entertainer porta sul palcoscenico le vicende della sua famiglia. E’ un finale un po’ banale che stride con il resto del film. In Francia è uscito nel 2009 e si intitolava “Tellement proches”. Nel cast spicca Isabelle Carré (Emotivi anonimi, Ciliegine), ma la vera sorpresa è Joséphine de Meaux (una particina in Adorabili amiche) che tratteggia una spassosissima Roxane.

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