Della magia non voglio scoprire il trucco

L’altra sera finalmente ho avuto modo di vedere all’opera Luca Bono, astro nascente della magia. La serata al Circolo Amici della Magia di Torino prevedeva uno spettacolo di close-up, la magia da tavolino, intervallato da esibizioni da palcoscenico e concluso, appunto, da un numero di Luca Bono. Tralascio l’esibizione di questo ventenne in ascesa che ha incantato con le sue affezionate colombe bianche, perché è meritevole di ben altra attenzione visto la carriera che gli si sta spalancando davanti. Mi voglio invece soffermare sulle mie sensazioni, in una serata solitaria e piovosa, quando sono sceso nel sotterraneo che ospita il Club in via Santa Chiara. Seduto davanti a uno dei tavolini su cui si sarebbero esibiti gli artisti del close-up, mi sono predisposto con lo stato d’animo del bambino, ad osservare con gli occhi dello stupore quanto mi sarebbe stato mostrato. E non ci è voluto molto ad entrare nella parte! Ho visto esibirsi Mr. Fish, Marco Aimone (è il presidente del circolo), Natalino Contini, Pino Rolle. Mi si è alleggerito il cuore di fronte a tale spettacolo e non ho provato neppure a immaginare quali trucchi (non c’è trucco senza inganno….) si celassero dietro ogni magia. In fondo, fa parte delle regole del gioco.
Ma siccome nonostante la predisposizione d’animo infantile le primavere ci sono ugualmente, durante la serata mi si è insinuato il ricordo prepotente di quando lavoravo a Saint-Vincent. A quel tempo si organizzavano (Saint-Vincent ha sempre avuto e ha un rapporto speciale con la magia) festival della magia e congressi magici per addetti ai lavori. Era il 1981 e partecipavo alla serata di gala di un congresso italo-franco-svizzero. Tranquillamente seduto nelle prime file della platea venni chiamato sul palco dalla star che si esibiva quella sera. Era il mitico mago Tony Slydini, americano ma di origini italiane, Quintino Marucci, da Foggia. All’epoca era ultraottantenne ma era venerato come uno dei più grandi prestidigitatori della storia (ne ho avuto prova l’altra sera al circolo, dove sue foto e manifesti si sprecano). Mentre mi avviavo timoroso verso il palco, mi si avvicinò Vittorio Balli (il mago Victor) organizzatore della serata in quanto allora presidente del Circolo della Magia di Torino. “Caldara, stia tranquillo” mi disse “e stia al gioco”. Messaggio ricevuto, avrei dovuto fare il finto tonto…. Slydini mi fece accomodare su una sedia e mi dispose in grembo un pacco di kleenex. Il numero consisteva nell’appallottolare della carta e farla sparire. Così fece. Fissavo le sue mani che facevano una pallina con la carta e questa invariabilmente spariva. E a ogni sparizione le risate del pubblico crescevano. “Ora te lo faccio più lentamente” spiegava in americano e le sparizioni continuavano.
Mi accorsi dove stava il trucco verso le ultime due-tre manipolazioni, ma la consegna era quella di stare al gioco… Voltandomi, quando scesi dal palco, vidi dietro la sedia una gran quantità di palline di carta. Grande Slydini! Sarebbe morto di lì a dieci anni, a 91 di età. Youtube è pieno di filmati con le sue esibizioni.

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