Food Markets, la puntata sulla Boqueria vista in anteprima

Sono stato a Barcellona diverse volte e non ho mai mancato una visita al Mercat de La Boqueria. Come me lo visitano in media 45 mila persone al giorno, che ne fanno la principale attrazione della città. E’ il più affascinante dei mercati europei e forse per questo Rai 5 lo ha scelto per iniziare la programmazione di Food Markets, la serie televisiva diretta da Stefano Tealdi e prodotta dalla torinese Stefilm, che comprende anche i mercati di Torino, Lione, Budapest, Vienna. Idea in fondo non originalissima, ma realizzata con cura e con dovizia di mezzi, utilizzando tra l’altro la telecamera sul drone. Soprattutto – a giudicare dalla puntata che ho visionato – c’è stato uno studio approfondito dei luoghi e dei personaggi che ha portato ad un risultato strabiliante, tanto è vero che diverse televisioni estere hanno coprodotto la serie o comunque l’hanno acquistata.
La puntata sulla Boqueria ci porta in un trionfo di pesci, carni, verdure, dolci. Ci fa conoscere alcuni personaggi che animano il mercato, la provenienza dei prodotti di cui pare di sentire addirittura l’odore attraverso lo schermo. Vediamo così lo chef Carles Gaig andare a fare la spesa di primo mattino per scegliere gli ingredienti per i piatti del suo ristorante stellato Michelin e poi cucinare un promettente rotolo di lepre…. Seguiamo Dolors Costa nel suo banco specializzato in calçots (i nostri porri) rigorosamente coltivati a Santa Coloma de Cervellò. Poi Quim Marquez, il mago delle tapas coi gamberi, provenienti come quasi tutto il pescato della Boqueria da Arenys de Mar. E ancora Xavier Frauca con il suo banco di “ous de Calaf” che ci spiega come ‘lavorano’ le sue 120 mila galline, che forniscono la principale materia prima per la cucina della regione: impossibile pensare alla crema catalana senza le uova! C’è Pilar Santiago che nel suo chiosco per le colazioni ci mostra come cucina la sua prelibata tortilla di patate. Il segreto, dice, sta nella padella che usa da vent’anni, mai lavata, solo ripulita ogni volta con uno straccio….Oltre a presentare una straordinaria carrellata di personaggi, il documentario spiega come negli anni si sia modificata l’essenza stessa della Bouqueria: gran parte del venduto è consumato direttamente sul posto e molti venditori si sono organizzati in tal senso. Oggi ci sono 200 banchi per il fresco e 36 per il cucinato. Ma la botta decisiva a modificare lo spirito del mercato è data dai turisti che sempre più richiedono cibi dietetici, trascurando le ricette tradizionali della Catalogna. Si diffondono così i chioschi come quello di Gemma Ribas che propone in contenitori di plastica insalate di tutti i tipi pulite e tagliate, frutta tagliata in colorate macedonie oppure spremuta in succhi pronti da bere: duemila cannucce al giorno per altrettante porzioni. La stessa municipalità di Barcellona, a cui fanno capo la Boqueria e altri 39 mercati cittadini, si sta ora preoccupando di trovare un equilibrio tra i cibi della tradizione e la modernità richiesta dai turisti. Questa è la Boqueria di Stefano Tealdi, nel primo appuntamento della serie di Food Markets, Profumi e sapori veramente a km 0, che l’intelligente programmazione di Rai 5 ha fatto sua. Il pubblico francese su Arte e quello tedesco di Zdf l’hanno già vista. I cinque film, doppiati in sette lingue, sono pronti per altri Paesi, dove la cultura del documentario è molto più sviluppata rispetto a noi.

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