Ho letto “Moments musicaux” di W.G. Sebald

Da un mangianastri, dietro un bancone, erompeva una specie di marcia funebre alla turca, alternata a una voce tenorile, una voce di petto, che mi ricordava i primi suoni musicali uditi durante l’infanzia.
E’ un libriccino di poche pagine che contiene quattro brevi prose e due poesie. Con la musica che che fa da filo conduttore. Lo scritto che dà il titolo alla pubblicazione (collana ‘Biblioteca minima’ di Adelphi che pubblica tutte le opere di Sebald) contiene piccoli ricordi musicali della sua infanzia nella Germania postbellica.
…papà, che era a casa solo durante il fine-settimana, nutriva un’autentica predilezione per la vecchia musica popolare bavarese, musica che nei miei ricordi ha assunto tratti raccapriccianti…
W.G. Sebald aveva il dono divino della scrittura, qualunque cosa scrivesse. Sia ricordi d’infanzia e viaggi, che ritratti di personaggi e ricostruzioni di episodi storici. E dopo la morte prematura avvenuta nel 2001 è diventato un autore-culto. Dal lascito dello scrittore di tanto in tanto viene ancora pubblicato qualcosa di inedito, come questo prezioso volumetto.
…il più profondo segreto della musica risiede in un gesto di difesa dalla paranoia, e che noi facciamo musica per costruire un argine, così da non essere sommersi dagli orrori della realtà.
Sebald era capace di far diventare grande letteratura anche la riproposizione di un banale episodio di vita domestica come la scelta delle scarpe per i figli da uno dei primi cataloghi di vendite per posta. Nello stesso scritto ricorda la nascita della sua passione per la geografia e la topografia, un furore maniacale al quale ha sacrificato un numero infinito di ore, chino su atlanti e su mappe pieghevoli d’ogni genere.
Nell’ultimo brano riprende il viaggio compiuto in Corsica e mirabilmente descritto in “Le Alpi nel mare”. Sebald si sofferma sull’arrivo di un misero circo nella cittadina di Piana, con artisti che si trasformano in suonatori e danno vita ad accordi e suoni con sfumature particolari, come sospesi.
Ma che cosa in certi accordi possa commuovere in tale misura, questo una persona fondamentalmente priva di orecchio musicale, quale io sono, non riuscirà mai a comprenderlo.
Da un piccolo libro una montagna di reflessioni!

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