Ho visto “Yurusarezaru mono” (Unforgiven) di Lee Sang-il

Visto a Venezia in anteprima mondiale, il film è appena uscito nelle sale giapponesi. E’ il remake nipponico di un importante film americano, Gli spietati (Unforgiven in originale), di e con Clint Eastwood che nel 1993 vinse ben quattro Oscar, uno dei pochi western premiati con le statuette nella storia del cinema. Per chi lo ricorda, la vicenda trasposta in Giappone da Lee Sang-il è assolutamente identica e là dove c’erano vecchi pistoleri qui ci sono anziani samurai.Nel Giappone di metà ‘800, alla vigilia di importanti cambiamenti sociali e culturali, un samurai in quiescenza che vive ritirato nell’isola di Hokkaido viene richiamato in servizio dalla mancanza di denaro per mantenere i figlioletti. Si tratta di rispondere all’appello di un gruppo di geishe che vogliono vendicare una di loro, sfregiata da un cliente che aveva deriso dopo averlo visto denudato. La somma a disposizione è interessante e con lui, Jubee Kamata, ci sono un vecchio compagno di avventure e un giovane esuberante. Jubee, che dopo una vita passata a uccidere aveva deciso di farla finita con la violenza, riprende le armi per l’ultima volta. Il bordello del piccolo villaggio è il cuore della vicenda: tutto ruota lì attorno. Jubee entra in un vortice dal quale non può più tirarsi indietro e ciò che era stato imperdonabile sarà lavato con abbondante spargimento di sangue.
Produzione sontuosa, film epico, ricco di paesaggi mozzafiato. C’è tanta violenza e di conseguenza molto rossopomodoro da fare invidia a Quentin Tarantino. Yurusarezaru mono ha proprio tutto della costruzione western ed è riconoscibile come tale anche non sapendo nulla del soggetto da cui è tratto. Nei panni del vendicatore prezzolato, come era stato Clint Eastwood, qui c’è un grande attore giapponese, Ken Watanabe, che si ricorderà interprete di Memorie di una Geisha e L’ultimo Samurai.
Al momento nulla si sa circa una possibile distribuzione nelle sale cinematografiche italiane.

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