Ho letto “Morte e vita di Bobby Z” di Don Winslow

Nel suo caso, “condanna a vita senza speranza di libertà vigilata” significa in realtà “condanna a vita senza speranza di vita”, non appena Tim uscirà dall’isolamento per tornare a far parte del popolo della prigione.
E’ il primo dei romanzi di Don Winslow (1997) e anticipa tutti i temi dei successivi: i confini con il Messico, i sanguinari trafficanti della droga, il mondo californiano delle tavole da surf. Ritmi incalzanti e scrittura cinematografica sono le caratteristiche dei libri di Winslow, quasi delle sceneggiature e in effetti il cinema si è interessato molto a lui. Anche Bobby Z è diventato il protagonista di un film, interpretato da Paul Walker.
A Tim Kearney, un ex-marine diventato criminale di piccolo cabotaggio e ora carcerato, viene offerta la libertà dall’agente della DEA Tas Gruzsa, se accetta di impersonare il signore della droga Bobby Z, morto di recente. Si tratta di scambiarlo con un ostaggio federale in mano a un potente criminale messicano. Per avere, per così dire, la libertà Tim deve diventare Bobby. Parte allora un programma che prevede uno studio approfondito per entrare nella parte e anche diverse operazioni estetiche per renderlo simile al trafficante. Poi non tutto fila liscio. Anzi. Già al momento dello scambio, sul confine, succede qualcosa: Tim/Bobby arriva nelle mani dei messicani ma l’ostaggio viene sacrificato in un conflitto a fuoco. Ora per il nuovo Bobby si tratta di evadere dalla cittadella fortificata dove vivono i malfattori. Non che si facesse illusioni, ma lo scopo dello scambio è di farlo fuori. Si ritrova così in fuga e non può contare sull’aiuto di qualcuno. Deve inoltre farsi carico di Kit, un bambino che gli si è appiccicato alle costole: è il figlio del vero Bobby e crede che Tim sia il suo vero padre. Andando con ordine: lo vogliono morto i trafficanti di Don Huertero; a questo punto lo vuole defunto anche Gruzsa che ha architettato il piano con il vero Bobby Z che in realtà non è mai morto; lo vogliono morto gli Hell’s Angel di cui ha ammazzato un membro in carcere. Ma poi li fotte tutti.
Adiòs, figli di puttana. Per una volta nella sua intera vita da cazzone Tim Kearney ha una via d’uscita.
Così Tim la sfanga ma è condannato a vita. A vivere con il piccolo Kit e una bella ex-prostituta di nome Elizabeth.
Letteratura ‘pulp’, romanzo facile che si può anche non leggere.

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