Ho visto “Niente da dichiarare?”

Questa volta Dany Boon ha toppato. L’attore e regista francese che tanto ci aveva divertito con “Giù al Nord”, per poi essere determinante nella produzione del remake italiano “Benvenuti al Sud”, firma una pellicola piuttosto debole. Siamo a Capodanno del 1993 quando si aboliscono le frontiere d’Europa e i doganieri rimangono senza lavoro. In una sperduta landa di confine tra Francia e Belgio le due gendarmerie si sono sempre guardate in cagnesco mentre ora tocca collaborare tra loro. Ad esempio istituendo pattuglia volanti miste che si impegnano nella caccia ai trafficanti di droga perché con il venir meno dell’economia legata alle barriere doganali perfino i ristoratori si convertono all’attività truffaldina. Il francese Mathias (Danny Boon) e il belga Ruben (Benoît Poelvoorde) danno vita a una girandola di trovatine che ci riportano ad una comicità “Anni Sessanta” (Louis de Funès?, ci pare quasi di vederlo nella fortunata e longeva serie dei Gendarmi…..) e che ci fanno tanto ridere (dopo una prima parte di film piuttosto soporifera) quanto più sono stupide. Filmetto! E occasione sprecata per il simopatico Boon.

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