Ho letto “Le belve” di Don Winslow

Il mondo non è un supermarket della morale
Che dire di un romanzo che comincia con un Vaffanculo! ? Una pagina bianca con scritto
1.
Vaffanculo!

e non è un titolo, ma un capitolo intero. Di capitoletti ce ne sono 290, alcuni molto brevi, come questo
119.
Venti milioni di dollari.

oppure questo
204.
Sì, Ben sta bene.

e ancora
264.
Magda
Con una pistola puntata alla testa.
Vaffanculo.                                                                       
Una volta entrati nel meccanismo capisci però che Winslow ha voluto fare del cinema, un romanzo già pronto per un film senza volerne fare una sceneggiatura. Scopri poi che al progetto sta lavorando niente meno che Oliver Stone. Ha scelto gli attori (tra gli altri John Travolta, Uma Thurman, Benicio Del Toro, Selma Hayek….) e iniziato a girare da qualche settimana. Winslow stesso ha dichiarato in una intervista di essere stato molto condizionato dal cinema nello scrivere. Tuttavia, pur trattando lo stesso tema, Le belve non regge il paragone con Il potere del cane. Altro spessore, altra presa sul lettore.
Gli amici Chon e Ben hanno messo in piedi una redditizia attività di produzione di marijuana nel sud della California. Dal produttore al consumatore, un prodotto davvero spettacolare, la migliore degli Stati Uniti. Per quanto abbiano un mercato di nicchia, la loro attività inizia a dare fastidio ai cartelli della droga che trafficano tra il Messico e gli Stati Uniti lasciandosi dietro infinite scie di sangue. Vengono così toccati in ciò che hanno di più caro: i trafficanti rapiscono Ophelia, la splendida ragazza che si trombano in condominio (perdonate il francesismo, ma il romanzo è di una volgarità impressionante….). Ben e Chon intraprendono una battaglia senza esclusione di colpi contro forze infinitamente superiori alle loro. Mettono in campo intelligenza, astuzia, conoscenze tecnologiche, Ben deve anche vincere le riserve mentali nell’utilizzare le armi. La carneficina è continua, dalla prima pagina all’ultima: teste mozzate con la motosega, auto saltate in aria, pezzi di carne che rimbalzano sulle pareti, corpi che esplodono centrati da proiettili micidiali. Winslow non ci fa mancare nulla, compreso il sesso esagerato e disseminato ovunque. Il romanzo ha ritmo ed è ricco di azione, è costruito in modo insolito ma difetta di quella vena umoristica che pretende di avere.
Abbiamo divinizzato ricchezza e potere.
Fatto del narcisismo una religione.
Alla fine, adoravamo solo noi stessi.

E ora attendiamo il film…..

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