Ho letto “Signore e signori” di Alan Bennett

L’amore ci ha fatto trionfare (…) come se l’amore fosse un antibiotico ad ampio spettro
Accedo al fantastico mondo di Alan Bennett grazie a una newsletter di Adelphi che ne annuncia un titolo di prossima uscita. Incuriosito, sono andato a cercare allora alcuni titoli dell’autore britannico, tra cui questo. Si tratta di sette monologhi concepiti per la televisione e portati in video dalla BBC negli anni 80 con attori importanti come Maggie Smith. Scopro anche che due dei monologhi, “La sua grande occasione” e “Un letto tra le lenticchie”, fanno parte di uno spettacolo recitato e allestito da Licia Maglietta per i Teatri Uniti (e in arrivo in novembre a Torino). Si sorride o si ride amaro leggendo questi testi. Ciò che emerge è la solitudine dei personaggi che parlano: la positiva signorina Peggy che in “Una donna come tante” richiama la storia dei “Sette Piani” di Dino Buzzati; in “Una patatina nello zucchero” il tenero Graham, un quarantenne attento custode dell’anziana madre, che poi si scopre essere lui il custodito; la nevrotica Susan, moglie del vicario, che fa celebrare la messa al marito con lo sciroppo della tosse perché si è bevuta tutto il vino in “Un letto tra le lenticchie“; la zitella Miss Ruddock, “Una donna di lettere” che finirà in carcere per il vizio di scrivere lettere di denuncia sulle abitudini dei vicini di casa e su tutto ciò che le accade; l’innocente Lesley di “La sua grande occasione”, trentenne attricetta che si accorge di essere stata scelta solo perché ha un giropetto di novantacinque centimetri; la sessantenne Muriel di “In trincea”, troppo presto rimasta vedova e senza risorse perché il marito ha lasciato tutta l’eredità alla figlia disadattata; l’anziana Doris, assistita in casa sua dai servizi sociali perché non vuole andare al ricovero e disubbidendo all’assistente cade dal divano su cui si è arrampicata per andare a spolverare la foto del marito in “Una fetta biscottata sotto il divano”. L’insieme è uno spaccato tenero e in qualche modo divertente di tante esistenze piene di normalità, di piccole ossessioni e di solitudine.
…un bel mix di disagi della personalità è il metodo più fruttuoso di risolvere i problemi, e più in generale configura un modello più realistico di società.
Con tanti saluti a Freud e Jung…..

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