Ho visto “Drive” di Nicolas Winding Refn

Un titolo banalotto per un film tutt’altro che scontato, tanto è vero che è stato in concorso a Cannes 2011 dove ha vinto il premio per la miglior regia (vorrà pure dir qualcosa….). Il protagonista è meccanico in un’officina, saltuariamente fa lo stuntmen per il cinema e ha l’ambizione di correre da professionista perché, ovviamente, guida le auto molto bene. Tanto è vero che si è lasciato invischiare in qualche azione criminale nella quale ha fatto da autista. Da ultimo per una rapina ad un banco dei pegni che dovrebbe aiutare il marito della vicina di casa di cui si è innamorato mentre questi era in prigione. Ma le cose non vanno come dovrebbero, perché l’ex-galeotto ci lascia le penne e il malloppo portato via è così grosso che odora di mafia lontano un miglio. E allora inizia una girandola di ammazzatine con il sangue che schizza dappertutto. Il nostro Driver diventa lo strenuo e impavido difensore della bella vicina Irene e del figlioletto Benicio contro lo strapotere delle ‘famiglie’. Niente di nuovo sotto il sole, anzi alcune scene sono alquanto prevedibili, ma il film è girato con mestiere dal quarantenne danese Nicolas Winding Refn. Quanto all’eccesso di sangue c’è da dire che al cinema si è già visto molto ma molto di più. Ryan Gosling ha la faccia del bravo ragazzo (il figlio che tutte le mamme vorrebbero avere….), mentre Carey Mulligan è proprio bellina: niente scene di sesso comunque…. Ron Perlman e Albert Brooks sono due credibilissimi mafiosi.
Io mi sono divertito.

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