Ho visto “Solo gli amanti sopravvivono” di Jim Jarmusch

Certo che chiamare Adam & Eve i vampiri protagonisti del film è una delle due trovate geniali di Jim Jarmusch. L’altra, degna di palati estremamente raffinati, è il ghiacciolo di sangue. Direttamente sullo stecco, gruppo 0 negativo, salutare e dissetante. Adam & Eve vivono solo di cose belle, di notte ovviamente. Sono una coppia, ma lui vive a Detroit, città alquanto spenta, come si conviene. Lei a Tangeri, molto più intrigante e vivace. Adam compone musica e colleziona chitarre d’epoca, ne riconosce tutti i modelli con una semplice occhiata. Eve è appassionata di libri, legge molto, e di stoffe.  Entrambi hanno il problema dell’approvvigionamento di sangue per ‘campare’. Lui lo risolve travestendosi da chirurgo e andando in un ospedale dove ha corrotto un medico. A lei ci pensa Christopher Marlowe, proprio lui, lo scrittore cinquecentesco che ha creato il Doctor Faustus. A Tangeri continua a scrivere poesie e poemi. Eve si trasferisce a Detroit – voli solo notturni naturalmente – per trovare l’amato. Lì compare Ava, sorella minore di Eve, male accetta perché 87 anni prima aveva combinato loro dei non meglio specificati casini. Ma ne combina altri: cerca il sangue che Adam nasconde e poi si porta a casa Ian, l’umano attraverso il quale Adam tiene i contatti con il mondo. Sarà lui il pasto di Ava quando arriverà l’alba. Viene cacciata di casa mentre Adam & Eve devono ancora disfarsi del cadavere di Ian. Poi partono per Tangeri, dove trovano Marlowe in fin di vita: è un vampiro anche lui ed è rimasto avvelenato da sangue avariato. I due amanti, impossibilitati a trovare sangue pulito, iniziano a deperire e per sopravvivere non resta loro che riprendere ciò che la natura impone. Vedono una coppia di giovani che si amano teneramente. “Io mi faccio lei” dice Adam.
Preso per il verso giusto è un film esteticamente raffinato, colto e divertente, per le innumerevoli citazioni e suggestioni che Jim Jarmusch dissemina lungo le due ore.
Tom Hiddleston e Tilda Swinton sono perfetti: se li incontrate stateci attenti, potrebbero essere dei veri vampiri. L’incartapecorito John Hurt sembra arrivato direttamente dal ‘500: bravo anche lui.

Segnalo che se avete perso film interessanti di questo tipo, ci sono rassegne estive che consentono di recuperarli. Ad esempio a Torino c’è AIACE Summer 2014 Edition

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