Ho visto “Silvan – La grande magia”

Non poteva iniziare meglio la stagione di Eccentrika al Teatro Le Serre di Grugliasco (la direzione artistica è del Cirko Vertigo). Due serate da tutto esaurito (o quasi) con un personaggio che non ha bisogno di troppe parole per essere presentato. Semplicemente il Mago Silvan, al secolo Aldo Savoldello, che non tradisce la sua età neanche per un secondo delle due ore ininterrotte di spettacolo. Ha incantato il pubblico di grandi e piccini di almeno tre generazioni e non accenna a smettere. Il tour con “La grande magia” va avanti da mesi e continuerà anche nel 2015. Meglio non interrogarsi sull’età di Silvan (in verità le sue primavere sono settantasette!) e concentrarsi piuttosto sullo spettacolo. Uno show tutto tradizione con musiche, costumi, colori, piccole esplosioni (ci sono anche quattro splendide ballerine, otto-gambe-otto come si diceva una volta) e al centro c’è lui, The Magician. E se poi vogliamo trovare a tutti i costi un collegamento con la modernità, il mentalismo – ovvero l’illusione di poter leggere nella mente altrui (telepatia, chiaroveggenza, telecinesi?) – non è forse antesignano della comunicazione 2.0? Silvan è bravo anche in questo, come dimostrato da alcune riuscitissime precognizioni nel suo show. Prestidigitazioni e grandi illusioni sono i due principali ingredienti a cui vanno aggiunte le piccole coreografie che servono a staccare un numero di Silvan dall’altro e a fargli tirare il fiato. Sia con le manipolazioni di palline che con le carte si mostra in gran forma: quella finale con un grosso mazzo di 108 carte è veramente superlativa. Con le sue macchine infernali, declinate in diverse varianti, sega, scompone e ricompone le ballerine assistenti, le fa levitare, sparire e ricomparire dal fondo della sala. There’s a trick but you can’t see it. Il trucco c’è ma non si vede. Ma io della magia non voglio scoprire il trucco, anzi guai se qualcuno cerca di spiegarmi cosa c’è dietro. Voglio mantenere intatta la capacità di stupirmi come quando ero bambino. In fondo è quello che vogliamo ci regali l’illusionismo. E la serata di Grugliasco è stata proprio questo: un grande viaggio nel mondo e nella storia dell’illusionismo con uno dei più grandi maghi internazionali.

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