Ho visto “My Old Lady” di Israel Horowitz

Quando in un film c’è Kristin Scott Thomas, inevitabilmente divento di parte. E’ lei la mia attrice preferita!  A seguire c’è Maggie Smith, ottant’anni e raggrinzita come non mai ma sempre grande attrice. E infine Kevin Kline, perfettamente calzante nel ruolo di americano ubriacone. Già solo la presenza di queste tre star vale il prezzo del biglietto. Poi c’è Parigi, con certi scorci del Marais che se ci sei stato anche solo una volta è facile riconoscere.
L’americano Mathias arriva a Parigi dove ha ereditato dal padre un enorme appartamento nel Marais. Ex-alcolista, spiantato, abbandonato da tutti, è convinto di farsi parecchi soldi vendendolo per tornare poi negli Stati Uniti. Ma non ha fatto i conti con il “viager” avviato da suo padre nei confronti della venditrice, una modalità di vendita che si discosta dalla nuda proprietà per la formula di pagamento: il padre di Mathias era diventato proprietario dell’appartamento con l’impegno di erogare mensilmente alla novantenne Mathilde una cifra per il suo mantenimento fino alla morte. Adempimento che ovviamente si è trasferito al figlio. Una sorta di scommessa, perché l’immobile viene a costare tanto meno quanto prima chi vende passa a miglior vita. Il cinquantenne americano riesce comunque a farsi ospitare in una stanza della “sua” casa cercando di escogitare qualcosa per far soldi, dovendo comunque passare il mensile di un importo impossibile per le sue tasche. Intanto per l’incapacità di risolvere la situazione, dopo aver sentito legali e immobiliaristi, ha ripreso a bere. Nella stessa casa vive anche Chloé, la figlia di Mathilde, insegnante d’inglese. Con loro ingaggia un conflitto senza quartiere ma nel frattempo inizia a scoprire gli altarini del padre, americano facoltoso che periodicamente si recava a Parigi per vivere una relazione all’insaputa della moglie e del figlio.
Il film, dopo un avvio brillante, ha una fase centrale piuttosto noiosa poi si riscatta nei venti minuti finali, quando tutti i nodi della vicenda vengono al pettine con inaspettate sorprese. Scritto e diretto dall’autore teatrale Israel Horovitz, al debutto cinematografico, My Old Lady evidenzia molto la sua derivazione drammaturgica. Horovitz ha scritto oltre settanta commedie, tradotte in trenta lingue, molte delle quali sono diventate pellicole cinematografiche. Come Author! Author! (1982) con Al Pacino diretto Arthur Hiller, distribuito in Italia con l’impossibile titolo Papà, sei una frana.
Degli attori e della splendida location ho già detto.

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