Ho visto “Un Natale stupefacente” di Volfango De Blasi

Premetto che non ho mai visto un cinepanettone. Per principio. Premetto anche che sono un fan – senza se e senza ma – della premiata coppia Lillo & Greg, che giudico i migliori comici italiani degli ultimi dieci anni. Pasquale Petrolo & Claudio Gregori sono fumettisti, autori, cantanti e attori di televisione, teatro, cinema e radio. Come si dice oggi: non si fanno mancare nulla! E in ogni campo riescono bene. A casa mia il loro ultradecennale programma radiofonico 610 (sei uno zero) è diventato un ‘must’. Di 610 ritrovo spirito e battute in questo film che sono andato a vedere per loro e da cui sono uscito con la ridarola (ho continuato a ridacchiare tra me e me fino a casa).
Una coppia di moderni margari (di quelli che per cambiare vita si mettono a produrre formaggi) vengono arrestati dopo uno spettacolare blitz dei Carabinieri in quanto accusati di produrre caciotte alla marijuana. Le loro capre in effetti brucano dentro una serra nei pressi, in cui crescono rigogliose piante di cannabis. Il loro figliolo, Matteo di nove anni, viene provvisoriamente affidato a due zii, fratelli dell’uno e dell’altra, in attesa che l’equivoco in cui sono coinvolti i genitori si risolva. Remo (Lillo) è appena stato lasciato dalla moglie estetista per un trucido tatuatore. Oscar (Greg) è uno scapolone impenitente che non disdegna di portarsi a casa amiche occasionali. Importante è non legarsi mai. Preso in mezzo a questi due scombinati caratteri, Matteo si affeziona molto agli zii. Per continuare a tenerlo con loro Remo e Oscar devono però passare il vaglio degli assistenti sociali Belotti & Randelli che al momento non li giudicano all’altezza dell’importante compito. Per esserlo occorre che ci sia una certa stabilità familiare, quindi si innesca un piano per riportare a casa Marisa, la moglie di Remo. Intanto anche Oscar sembra essere orientato verso una relazione stabile con Genny. Per festeggiare il Natale si trasferiscono tutti nella casa di campagna dei genitori di Matteo, quella incriminata per la cannabis. Ci sono proprio tutti: Matteo, Remo, Oscar, Genny, Marisa e Giustino, il suo nuovo compagno. A sorpresa arrivano anche i due assistenti sociali che verificano una situazione non proprio commendevole.
Il film fila via liscio, punteggiato dai miei scoppi d’ilarità, più per le battute alla 610 che per le situazioni un tantino prevedibili. Credo che il giovane regista Volfango De Biasi, grazie a Lillo & Greg, riscriva il tradizionale cinepanettone della Filmauro di Aurelio De Laurentiis in chiave meno greve, senza volgarità né battute pecorecce. A proposito di capre, l’arcano del latte alla cannabis alla fine è risolto…
Lungi dall’essere un capolavoro, Un Natale stupefacente regala 100 minuti problem-free, di scanzonato svago, con la sorpresa Ambra Angiolini, la brava Paola Minaccioni e i divertenti caratteristi Paolo Calabresi (Giustino), Francesco Montanari (Belotti), Riccardo De Filippis (Randelli). Matteo è il piccolo Niccolò Cavagna.
– Come si chiamava il gruppo musicale? Iva Zanicchi, come la cantante?
– No, I Vazanicchi!

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