Ho letto “Il bosco delle volpi” di Arto Paasilinna

La storia dell’amicizia tra un bandito, Oiva Juntunen, e un maggiore dell’esercito, Sulo Remes, più una novantenne lappone che scappa di fronte alla prospettiva dell’ospizio, un volpacchiotto che mangia le banconote da cinquecento marchi, due avvenenti prostitute svedesi, e una girandola di altri personaggi che si affacciano e poi scompaiono in un capanna di boscaioli in uno sperduto angolo della tundra finlandese.
Meno convincente del precedente, ma con gli stessi ritmi lenti e lo stesso umore grottesco, soprattutto nel finale, ricco di colpi di scena.

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