Roma 1960 cinquant’anni dopo

Avevo 9 anni quando si disputò la prima e finora unica olimpiade estiva italiana. E’ stata la prima ad avere totale copertura televisiva. Ricordo che l’interesse verso l’evento cresceva di giorno in giorno, grazie ai servizi preparatori della benemerita radiotelevisioneitaliana. Da mesi trasmetteva all’ora di cena sul canale tv, allora unico, delle pillole sulla preparazione e le speranze dei nostri “probabili olimpici”. Speranze che in molti casi si sono tradotte in medaglie pesanti. Come per Livio Berruti che il 3 settembre 1960 vinse un memorabile oro sui 200 metri. Io non mi perdevo una sola gara. Quel pomeriggio ero davanti al televisore in casa e quando le immagini che poi avremmo visto centinaia di volte consegnarono alla storia la splendida volata di Livio mi fiondai per raggiungere – a mia volta con una volata – gli amici che giocavano in cortile e portare loro la notizia.
Tutto lo sport mi affascinava ma da quel mondo ero tuttavia lontano. Non sapevo ancora che di lì a nove anni, nel 1969, avrei fatto in tempo a correre un 200 metri con Livio Berruti, ormai al termine della carriera.

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