Ho visto “Une place sur la terre” di Fabienne Godet (My French Film Festival)

Mi piace un sacco Benoît Poelvoorde (Kill Me Please, Niente da dichiarare?, Emotivi anonimi, Il mio migliore incubo!, fino al più recente Tre cuori), sia come attore comico che nei ruoli drammatici. Come questo film del 2013, dove il cinquantenne belga di Namur interpreta un fotografo di talento, Antoine, ma troppo attaccato alla bottiglia e quindi senza nessuno scopo nella vita. Passa la sue giornate occupandosi di Matéo, il figlio di sette anni di una vicina di casa, e facendo saltuariamente qualche lavoretto su commissione…matrimoni, feste di laurea. Dal suo studio/abitazione osserva Elena, una giovane dirimpettaia che suona di continuo Chopin al pianoforte. E la fotografa di nascosto. Anche nella notte in cui la ragazza tenta il suicidio buttandosi dal tetto della casa. Antoine prima la fotografa e poi la soccorre. Elena si salva e lui va a trovarla in ospedale, si presenta, fa amicizia e l’assiste nella convalesecnza. Nasce un bel rapporto, sereno, spensierato, anche Matéo è coinvolto. Elena diventa il principale soggetto fotografico di Antoine che finalmente trova “un posto sulla terra”. Ma non fa i conti con l’inquietudine della ragazza che si allontana dopo che il fotografo inopportunamente le ha mostrato gli scatti di quella notte.
Elena si laurea in archeologia e con una borsa di studio parte per un ciclo di scavi sottomarini in Egitto. Dispiaciuto, Antoine assiste alla sua partenza: la casa svuotata, la valigia nel cortile, il pianoforte che aveva attirato la sua attenzione all’inizio del film che simbolicamente viene calato dalla finestra. Non gli resta che l’amicizia di Matéo e una ritrovata vena artistica. Il finale è amaro.
Benoît Poelvoorde riesce a mostrare nel personaggio di Antoine le giuste sfumature: solitudine, ironia, curiosità, in fondo altruismo, anche quando i suoi scatti rubati in un momento così drammatico potrebbero essere esecrabili. Davvero una bella prova d’attore. Elena è la deliziosa trentenne Ariane Labed, già premiata a Venezia 2010 con una Coppa Volpi per il film di produzione greca Attenberg. I bellissimi scatti di Antoine sono di un fotografo statunitense, Michael Ackerman che fa parte dell’Agenzia VU’.
Une place sur la terre è una coproduzione franco-belga di Fabienne Godet. E’ stato presentato in vari festival tra cui il “Rendez-vous avec le nouveau Cinéma français” a Roma lo scorso anno. Poi è apparso sulle piattaforme del My French Film Festival. E’ un buon film, ma tuttora senza una distribuzione italiana, eppure…

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