Ho visto “Non mi piace più la gente” al Cirko Vertigo

Nel concetto di Non mi piace più la gente ci sta un po’ tutto: l’idiosincrasia nei confronti degli altri, lo scarso rispetto verso il prossimo, la mancanza di senso civico, la prevaricazione, le scorrettezze, la maleducazione, le molestie. Spinti come siamo dall’egoismo, dalla superficialità, dalla fretta nella vita di tutti i giorni non abbiamo più avuto occhi per l’altro e abbiamo creato un mostro di società. Come fare per ovviare a tutto questo? Per fortuna dentro ognuno di noi ci sono germi positivi che bisogna scoprire e saper coltivare: il talento, le capacità individuali, il gusto per la bellezza e, perché no, la forza dell’amore. Solo facendo un profondo lavoro introspettivo possiamo tornare a vedere il mondo con occhi diversi, ad apprezzare gli altri, a migliorare noi stessi e a voler fare squadra. E’ questo il messaggio che ci lascia lo spettacolo andato in scena ieri sera nello chapiteau Vertigo al teatro Le Serre di Grugliasco per la quattordicesima edizione del Festival Sul Filo del Circo. Il regista francese Jérôme Thomas, padre della giocoleria contemporanea europea, coreografo e danzatore, ha lavorato in profondità con tredici giovani artisti facendo emergere da ciascuno il meglio delle loro attitudini e delle tecniche circensi apprese in anni di studio. Nella prima parte dello spettacolo (della durata di poco più di un’ora) Thomas ha reso efficacemente l’idea di una società individualista e convulsa attraverso la teatralità, la musica e la danza moderna. Poi ha iniziato il lavoro sui singoli facendo risaltare le capacità di ognuno per introdurre poi l’idea di quanto sia proficuo lavorare collegialmente. Il finale è esaltante, con un ‘tutti in scena’ alla Chorus Line, se mi è consentito il paragone, che ha infiammato il pubblico.
La produzione è di Qanat Arte Spettacolo, una costola della Scuola di Cirko Vertigo (o viceversa?) che si dimostra ancora una volta oltre che una fucina di artisti professionisti anche un importante incubatore di compagnie. Alla regia di Jérôme Thomas hanno collaborato Luisella Tamietto e Milo Scotton. In scena e alle prese con tutti gli attrezzi del nuovo circo contemporaneo, una compagnia che più multinazionale non si può: Rio Ballerani (Italia), Daniel Bonfil (Messico), Paulina Bravo Hernandez (Messico), Celine Bulteau (Francia), Martina Covone (Italia), David Diez Mendez (Spagna), Mariana Fernandez Prieto (Messico), Leonardo Garcia Rodriguez (Cile), Amedeo Garri (Italia), Vladimir Jezic (Croazia), Elisa Mutto (Italia), Gustavo Olita (Brasile), Tomas Vaclavek (Slovacchia).
E il festival continua…

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