Archivi tag: W.G. Sebald
“La fine. Amburgo 1943” di H.E. Nossack, testimonianza di una distruzione
Ho vissuto la fine di Amburgo da spettatore. Il destino mi ha risparmiato dall’avere un ruolo diretto nel disastro. Hans Erich Nossack è stato uno dei pochi letterati tedeschi a elaborare la loro colpa nazionale per aver seminato morte e … Continua a leggere
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“Tessiture di sogno” raccolta postuma di saggi di W. G. Sebald
Fu solo quando mi trasferii in Svizzera nel 1965 e poi in Inghilterra l’anno successivo che, propiziate dalla lontananza, cominciarono a prender forma in me alcune riflessioni sulla mia patria, e tali riflessioni, durante gli oltre sei lustri che ho … Continua a leggere
“La Sicilia passeggiata”, Vincenzo Consolo ci accompagna
La felicità ha molte facce, viaggiare è una di queste. Passeggiare anche. Devo scomodare Saramago prima di accingermi a scrivere di questo libro. Nessun viaggio è definitivo, scriveva il letterato portoghese e il più bello sarà sempre il prossimo. Ma … Continua a leggere
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“Austerlitz”, il capolavoro di W.G. Sebald
Nessuno può spiegare esattamente che cosa succede in noi quando si spalanca la porta dietro cui si sono celati i terrori dell’infanzia. Credo con questo libro di aver terminato la lettura di tutte le opere di W.G. Sebald, almeno quelle … Continua a leggere
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Ho letto “Le passeggiate del sognatore solitario” di Jean-Jacques Rousseau
Che cosa c’è da stupirsi se amo la solitudine? Vedo soltanto rancore sui volti degli uomini, mentre la natura mi sorride sempre. Sia che lo si chiami Le passeggiate del sognatore solitario o Le fantasticherie del passeggiatore solitario, più aderente … Continua a leggere
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Ho letto “La passeggiata” di Robert Walser
Al diavolo la miserabile frenesia di voler apparire più di quel che si è! È un’autentica catastrofe. Cose come queste diffondono nel mondo pericoli di guerra, morte, miseria, odio e vilipendio, e impongono a tutto ciò che esiste una deprecanda … Continua a leggere
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Ho letto “Vertigini” di W.G. Sebald
Vertigini è stata la mia prima lettura di Sebald. Ho già avuto modo di scrivere di averlo scoperto attraverso un’intervista di una dozzina di anni fa a John Banville, altro mio scrittore di culto. Al suo interlocutore Banville indicava W.G.Sebald … Continua a leggere
Ho letto “Il fantasma della memoria” conversazioni con W.G.Sebald
Un articolo di Avvenire dell’8 agosto scorso a firma Massimo Onofri segnalava l’uscita di questo bel libro, curato in inglese nel 2007 da Lynne Sharon Schwartz e ora riproposto dalla Treccani. È una raccolta di saggi, interviste, conversazioni che esplora l’opera … Continua a leggere
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Ho letto “Gli emigrati” di Winfried G. Sebald
In questo periodo, diciamo convulso, non potevo lasciare in disparte un libro con un titolo così. Raccoglie quattro scritti pubblicati in tedesco nel 1992 e nel 1996 in Inghilterra dove lo stesso Sebald era emigrato, a Norwich per insegnare Letteratura … Continua a leggere
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