L’avevo incrociato casualmente su internet e l’ho cercato in libreria. Non c’era e l’ho ordinato. Non l’ho solo letto, l’ho goduto! E la mia passione per la fisarmonica c’entra solo in parte.
La fisa in questione è uno strumento costruito in Italia che prende la via dell’America per nave, come bagaglio di un emigrante. Negli Stati Uniti passa di mano in mano, sempre tra personaggi sfigati e le storie che racconta sono quelle di poveri diavoli che coltivano il ‘sogno americano’. Libro bellissimo e poco conosciuto. Grande scrittrice la Proulx!
Io ho letto questo libro nel 1993 in Germania, l’avevo preso in prestito alla biblioteca universitaria. L’ho adorato tanto, lo trovo uno stratagemma geniale, raccontare la storia e le vicende di vari gruppi etnici e di immigranti attraverso il “viaggio” della fisarmonica nel tempo e nei vari stati. Mi rincresce molto non averlo comprato allora e non capisco perché sia quasi introvabile oggi in Italia, che peccato!