Ho letto “La ragazza dal cuore d’acciaio” di Joe R. Lansdale

Cason Statler, ex soldato in Irak e giornalista con un mancato premio Pulitzer alle spalle, approda in un giornale della provincia texana e si trova subito ad indagare sulla sparizione di una ragazza. Cason è cronista intraprendente e perspicace e supplisce all’inadeguatezza della polizia locale. L’intricata storia prima sfiora la sua famiglia e poi lo coinvolge e travolge personalmente.
Ci sono tutti gli ingredienti dei romanzi di Lansdale: belle donne, personaggi violenti, una borghesia sonnacchiosa ma con segreti vizi da nascondere. Qui e là spunta il tema del luna-park, mentre il mocassino d’acqua occhieggia un po’ come il salame nelle vignette di Jacovitti. Avevo tenuto in disparte questo libro di Lansdale per assaporarlo in un momento di particolare predisposizione. Sono rimasto un po’ deluso. La storia langue e ne ricorda altre già lette (Il valzer dell’orrore) e si ravviva soltanto nelle ultime cinquanta pagine.
Un discorso a parte merita la casa editrice, Fanucci. Dovrebbe dotarsi di correttori di bozze. Gli errori di stampa sono innumerevoli e molto fastidiosi. Verrebbe voglia di farsi rimborsare il costo del libro.

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