Di fronte a una notizia di questo genere mio padre buonanima avrebbe detto (naturalmente in piemontese): “In Italia stiamo ancora troppo bene”. Analogo ‘sentiment’ (tanto per usare un termine che mi sta sulle scatole) da parte mia quando qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio che titolava: Una importante novità colorata ti aspetta……È arrivato il Telepass Color Edition!
Sticazzi! corro subito a prenderlo, e come faccio a stare senza. Vado “al Punto Blu più vicino” e scelgo il Telepass “nella colorazione che preferisco, per viaggiare non solo con il massimo della comodità, ma anche con lo stile più trendy!”. E aggiungo solo 6 euro! Ma devo affrettarmi perché è disponibile solo fino a esaurimento scorte.
Basta con il grigiore della vita e con quello scatolo grigiastro appiccicato dietro allo specchietto retrovisore! Poi la pubblicità è accattivante: il telepass come un macaron, vien voglia di mangiarlo.
Toh, me lo faccio giallo, così parafrasando Paolo Conte:
In un’immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
e i gamberoni rossi sono un sogno
e il telepass è un lampo giallo al parabrise…