Ho visto “The Waiting Room” di Igor Drljaca – TFF33

A volte le note di regia servono, per inquadrare meglio il film. Leggendole dopo averlo visto ho scoperto quanto sono forti gli elementi biografici dell’attore protagonista, Jasmin Geljo, alla cui storia si è ispirato il regista Igor Drljaca. Jasmin era un attore famoso nell’ex-Jugoslavia avendo preso parte a programmi televisivi molto popolari. In particolare era nel cast di uno show di grande successo, Audicija (L’audizione). Lasciò Sarajevo negli anni Novanta durante la guerra di Bosnia per cercare fortuna a Toronto. Da vent’anni cerca di fare l’attore in Canada, ma il periodo di fama ormai è definitivamente passato. Vive lavorando nell’edilizia, facendo audizioni e accettando ruoli di terz’ordine in piccoli teatri, nella pubblicità, nel cinema. Sogna di tornare in patria e allestire uno spettacolo tutto suo. Neppure la vita privata va tanto bene. L’ex moglie è gravemente malata e la figlia si appresta a lasciare il Canada e a tornare in Europa. Vive con una seconda moglie ma pare ignorarla, intanto istruisce il figlioletto Daniel preparandolo a recitare. La scena finale del film vede proprio padre e figlio in una sala d’attesa. Hanno i volti molto seri. Si direbbe lo studio di un medico o un ospedale. Quando il bambino viene chiamato, il papà lo rassicura, poi scopriamo che si trova in uno studio per un provino per uno spot pubblicitario.
Il film ha pochi dialoghi e lunghi silenzi. Seguiamo l’attore nei suoi momenti di malinconia e di nostalgia, non per la madrepatria in quanto tale, ma per quello che lui era e non è più riuscito a essere. Gli manca la recitazione vera che a Toronto non ha trovato. Non c’è alcun riferimento diretto alla guerra e il tema dell’immigrazione non c’entra. Tutti i personaggi della comunità bosniaca si frequentano, sono perfettamente integrati da anni e vivono benissimo in Canada. Igor Drljaca, al suo secondo lungometraggio, ha fatto un’opera interessante proprio per essere riuscito ad armonizzare gli elementi biografici di Geljo con la finzione cinematografica.

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Cinema. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*