Ho visto “Il gatto con gli stivali”

Premesso che non sono tipo da cartoni animati (però so di perdermi molto…..), mi è sembrato giusto festeggiare il Natale (…..in realtà era il giorno di Santo Stefano) vedendo questo film, memore degli ormai lontanissimi anni giovanili in cui era giocoforza andare al cinema durante le festività. Il Gatto in questione non ha nulla da spartire con la fiaba di Perrault ma è ripreso dalla saga di Shrek (che non ho visto, ripeto, non sono un cultore del cinema d’animazione). La trama vede Gatto impegnato nella ricerca dell’Oca dalle uova d’oro. Compagni d’avventura sono Humpty Dumpty, un uovo antropomorfo che è stato suo amico d’infanzia all’orfanotrofio dove entrambi sono cresciuti, e la bella gattina Kitty, abile con la spada e dotata di “zampe di velluto”. Gli antagonisti sono i grassoni Jack e Jill, autentici fuorilegge, ai quali bisogna sottrarre i fagioli magici che una volta piantati faranno crescere una pianta alta alta che porterà i nostri eroi a raggiungere la desiderata Oca. Il film diverte quando il Gatto fa il gatto – spaccone e gran seduttore – nei vicoli e nelle taverne, quando tira di scherma e duetta con l’affascinante Kitty (memorabile la gara di ballo!). Meno convincenti sono la figura di Humpty, soprattutto per i suoi voltafaccia nei confronti del Gatto, e la trama in generale. Mi è sembrata ottima nel complesso l’animazione e geniale la mimica gattesca. Miao! Divertente il doppiaggio di Antonio Banderas anche nella versione italiana del film.
Jill: “E’ vero che un gatto atterra sempre sui piedi?”
Gatto con gli Stivali: “No! E’ solo una voce messa in giro dai cani!”

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