Ho visto “La isla mínima” di Alberto Rodriguez

Al cinema abbiamo visto molte coppie di poliziotti all’opera, soprattutto nei film americani. In genere ce n’è uno più umano, propenso al dialogo mentre l’altro va giù per le spicce e quando ritiene di dover usare le mani non ci pensa due volte. La isla mínima, bel poliziesco di Alberto Rodriguez con tanti premi all’attivo in Spagna, si muove su questa dicotomia. Pedro Suarez (Raúl Arévalo) è il poliziotto giovane, attento, ligio, disciplinato e di poche parole. Juan Robles (Javier Gutiérrez) è il cinquantenne dalla lunga militanza nella polizia, propenso al bere e a socializzare ovunque. I due si conoscono poco, non hanno mai lavorato insieme e sono inviati dalla squadra omicidi di Madrid a indagare in un villaggio del sud su un presunto serial killer di giovani donne.
E’ il 1980 e la Spagna attraversa il cosiddetto periodo di transizione democratica, dopo essersi lasciata alle spalle il regime dittatoriale di Francisco Franco. Certo ci sono ancora delle sacche ostili al cambiamento e legate a comportamenti del passato, è così per Juan che al più giovane collega ha parecchio da nascondere della sua militanza nella polizia franchista. Isla Mínima è una località nel distretto di Isla Mayor, provincia di Siviglia, Andalusia. E’ una suggestiva zona di paludi e di risaie, parco naturale all’estuario del Guadalquivir. Nel villaggio da qualche anno scompaiono delle adolescenti, quasi sempre in occasione della festa del paese. L’estrema povertà dei luoghi induce però a ritenere che siano fuggite in cerca di una condizione di vita migliore. Pedro e Juan arrivano in aiuto dell’indolente polizia locale dopo la scomparsa di due sorelle. Trovano un mondo ostile, soprattutto fra i giovani. Tra di essi forse si annida il serial killer, sicuramente coperto dall’omertà se non dalla complicità di qualche compaesano.
Depurato degli aspetti politici e sociologici, il film segue la trafila consueta del genere poliziesco: il ritrovamento degli abiti delle due sorelle in un canale, l’arrivo dei rinforzi, l’affioramento dei corpi, l’ascolto dei familiari, degli amici e dei compagni di scuola delle ragazze, l’intervento di un magistrato garantista per eccesso. Né puo mancare l’inseguimento mozzafiato una volta individuato il colpevole e dopo averne arrestato un fiancheggiatore. Tuttavia sono le premesse politiche e la collocazione geografica a farne un thriller molto particolare. Le location sono già diventate oggetto di turismo cinematografico.  La isla mínima, distribuito da Movies Inspired è una delle piacevoli sorprese della stagione al cinema.

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