La mia vacanza della ‘gola’

Nel corso della mia vacanza estiva attraverso Alto Adige, Austria, Svizzera ho tenuto traccia dei ristoranti che ho visitato e voglio condividerli nel mio blog. Non faccio recensioni gastronomiche – lungi da me, lo fanno bene tanti altri – ma scrivo di impressioni ed emozioni che certi luoghi mi hanno procurato.
Tripadvisor, di cui potrei dire tutto il male possibile, non accetta queste stesse cose che ho scritto, a cominciare dalla ventina di recensioni di alberghi e ristoranti che ho inviato dopo il mio viaggio di aprile in Bretagna – che so, forse troppo auliche e sincere rispetto ai loro standard – per cui ho deciso di iniziare a scrivere di viaggi sul mio blog. E dove se no!

Köfererhof
Pustertaler strasse 3, Novacella, BZ, Italia
Ci vado sempre, tutte le volte che passo da Bressanone per andare in Pusteria o a Vipiteno. E’ un luogo affacciato sulle vigne dell’Abbazia di Novacella. Loro stessi sono grandi produttori con l’etichetta Köfererhof. Mi è capitato di trovare i loro eccellenti vini alla Casa del Barolo di Torino. Il posto non mi tradisce mai: ha subito degli aggiustamenti e ammodernamenti. Se c’è posto mi faccio sistemare sulla terrazza che domina i vigneti di Novacella e la storica abbazia, altrimenti scelgo la sala tradizionale. Al Köfererhof ritrovo le stesse gentili signore da anni, tutte in abito sudtirolese. Il primo impatto è sempre con il Graukäse, il formaggio grigio abbondantemente ricoperto da cipolla cruda, il mio piatto personalissimo del ricordo. E’ tipico del Sud Tirolo. Il Graukäse della Valle Aurina è “presidio di Slow Food” dal 2005. Lo accompagno con un piatto di speck, che da queste parti è un obbligo, poi faccio seguire le penne alla Köfererhof e il fantastico strudel. Neppure questa volta ho sbagliato.

Vitis Vinothek
Vicolo Duomo 3 | I-39042 Bressanone – Alto Adige
Confesso che un’ora prima del pranzo ero passato da Vitis, la bellissima enoteca abbinata al Ristorante Oste Scuro (Finsterwirt) di Bressanone, un’eccellenza della ristorazione altoatesina, dove in passato ho pranzato e cenato tante volte quando la mia antica attività di dirigente d’atletica mi portava da quelle parti. Vitis conta 400 etichette tra cui tutti gli ottimi vini della Valle Isarco e in generale dell’Alto Adige e ha un cortile delizioso, come deliziosi sono gli spuntini che si possono fare a mo’ di bistrot con prezzi abbordabili. In una caldissima mattina di luglio non ho trovato di meglio che rinfrescarmi con un calice di Eisacktaler Sauvignon DOC 2016 dell’Abbazia di Novacella.

Liebe Heimat – Saalbach
Glemmtaler Landesstraße 778 -5753 Saalbach
A occhio e croce è il miglior ristorante di Saalbach e mi è stato consigliato da Brigitte, l’addetta alla reception della residenza Hapimag dove ho trascorso una settimana di vacanza. “Vedrà, si troverà bene, è un vero ristorante tradizionale” mi aveva detto in un inglese con forte inflessione crucca. In effetti è risultato in linea con la miglior tradizione tirolese e carinziana, anche se lì ci troviamo già nella regione di Salisburgo. Ci sono stato due volte in una settimana (in una vacanza stanziale mi capita sovente di trovarmi bene in un ristorante e di tornarci più volte), così ho potuto provare un po’ di tutto. Il “reindl” (tegamino) con carni assortite (pezzi di vitello, maiale, costine, cordon bleu e tanta verdura), l’ormai inflazionata wiener schnitzel, lo spanferkel stelze (gambetto di maialino da latte), una infinita rassegna di dessert presentati con grande maestria. I prezzi sono più che ragionevoli (ho trovato l’Austria generalmente a buon mercato in tutti i settori, a cominciare dal gasolio che mi ha fatto provare l’ebbrezza di pagare solo 1 € il litro). Servizio eccellente con giunoniche cameriere in costume che più tradizionale non si può. Liebe Heimat è anche albergo molto ben attrezzato.

Augustiner bräustübl
Lindhofstrasse 7, Salisburgo 5020, Austria
C’ero stato per la prima volta tre anni fa ed era stata una scoperta. Questa volta ci sono andato a colpo sicuro per uno spuntino di metà pomeriggio prima di lasciare Salisburgo. Il luogo mantiene intatto il suo fascino, che è quello di un vecchio convento trasformato in fabbrica di birra e poi in birreria.
Ti devi servire sia per la birra, afferrando dagli scaffali il boccale della capacità che hai scelto, sciacquarlo e fartelo riempire, sia acquistando un vassoio di cibo nei numerosi chioschetti all’interno della galleria che affaccia su quello che un tempo era il refettorio dei frati. Puoi mangiare lì oppure nell’enorme giardino. Locale di grande atmosfera e imperdibile per ogni turista che si reca a Salisburgo, se apprezza la birra chiara e leggera soprattutto. Si mangia e si beve sempre dalle 15 in poi.

Gassners Gasthaus zu Schloss Hellbrunn
Fuerstenweg 37, Salisburgo 5020, Austria
E’ stata una visita sfortunata. Il Parco di Hellbrunn è molto bello, la giornata era magnifica. Ma fermarsi nel ristorante nel cortile del castello in una calda giornata di luglio con 35° è stata una pessima decisione. I pochi piatti presenti nel menu erano più adatti a un rigido giorno invernale e quindi poco invitanti. Meglio ripiegare su una banalissima insalata, peraltro poco mista e salata solo nel prezzo. Servizio un po’ sopra le righe. Capisco che non si possa giudicare un ristorante da un approccio di questo genere, ma la mia esperienza intanto è stata di quelle che ti fanno dire: mai più!

Aescher, Berggasthaus
Wildkirchli, Weissbad 9057, Svizzera
E’ il luogo più spettacolare in cui abbia mai mangiato. Una Gasthaus che è un nido d’aquila abbarbicato alla roccia. Si sale in funivia all’Ebenalp a 1600 metri d’altezza (siamo nell’Appenzeller) e poi si scende per 20 minuti e 150 metri di dislivello lungo un sentiero tra le rocce. Si passa anche dentro una caverna che porta ancora i segni dell’uomo di Neanderthal e del passaggio degli orsi e si arriva in questo luogo fantastico per gli occhi e per la gola. Trattandosi di una sorta di rifugio alpino non c’è molta varietà nel menu. Ma la specialità del posto naturalmente è il Rösti, piatto semplice ma ghiottone, che fanno in molte varianti. Prima abbiamo ordinato del bue affumicato e le celebri “cervelas”. Poi quel trionfo di patate tipicamente svizzero, innaffiato da un ottimo sidro non filtrato. Peccato dover rifare la salita a pancia piena! I prezzi sono alquanto elevati ma inevitabilmente si sconta l’esclusività del posto.

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