Ho letto “Il mondo silenzioso di Nicholas Quinn” di Colin Dexter

Eppure, nonostante in autunno il buco nella bilancia dei pagamenti fosse cresciuto a dismisura, nonostante l’enorme deficit petrolifero….(….), tra gli amici stranieri perdurava una fiducia salda e onorevole nell’efficienza e nell’efficacia del sistema educativo britannico; e come suo corollario, nell’integrità ed equità del sistema britannico degli esami pubblici.
E’ il terzo romanzo con le inchieste dell’ispettore Morse in quel di Oxford. Colin Dexter (classe 1930) ne ha scritti tredici tra il 1975 e il 1999, ora intelligentemente riproposti da Sellerio che ne centellina le uscite una all’anno.
Trattandosi di Oxford l’ambientazione è sempre quella accademica e universitaria. Questa volta però l’intrigo riguarda il Comitato Esami Esteri che sovrintende a tutti gli esami in inglese che si svolgono in giro per il mondo. E’ un ambiente un po’ polveroso, nonostante i diversi trentenni che lo compongono, racchiuso in se stesso e alquanto reticente. Se ne accorge presto l’ispettore Morse quando uno dei componenti, Nicholas Quinn viene ritrovato avvelenato in casa. Si tratta di acido cianidrico, con cui è stata manomessa una bottiglia di sherry dalla quale il povero professore si è servito.
Coadiuvato, si fa per dire, dal mansueto sergente Lewis – in realtà il loro rapporto è come tra vittima e carnefice -, Morse indaga tra i membri del Comitato, ascoltando il personale in servizio nella palazzina che lo ospita, segretarie e custodi. E’ un caso difficile da risolvere. Appare chiaro però che l’ucciso, affetto da grave sordità, aveva scoperto qualche irregolarità nell’attività della commissione stessa e per questo avrebbe pagato con la vita.
Il vero crimine contro lo Spirito Santo per chiunque abbia responsabilità nel sistema degli esami pubblici è la divulgazione delle domande.
La faccenda si complica quando un secondo membro del Comitato viene trovato ucciso in casa. Morse brancola nel buio: sospetta ora di questo, ora di quello, effettua un fermo e poi si ricrede. Il movente è ormai chiaro, resta da definire ‘dove’, ‘come’ e soprattutto ‘chi’.
Come il Pellegrino aveva risalito la collina delle difficoltà e stava sprofondando nella palude dello sconforto.
Sappiamo che Morse ha dimestichezza con il bicchiere – per lui birra, sherry e scotch si equivalgono – “Antica colubrina” e “Black Dog” sono i pub in cui spreme le meningi e dove a volte sottopone alle sue stringenti domande i vari sospettati. La soluzione potrebbe essere in un biglietto del cinema trovato in tasca a Quinn. E’ di un locale in cui si proiettano film porno (nella fattispecie “La ninfomane”, protagonista la signorina Inga Nielsson dall’evidente ‘magnetismo mammario’) e nel giorno del primo omicidio pare ci siano andati diversi dei sospettati….
Lewis: “Non ha un’aria molto allegra, signore”.
Morse: “La maggior parte degli esseri umani vive una vita di tranquilla disperazione”

Nonostante le numerose gaffe e le cantonate investigative Morse, da bravo sbirro, tira dritto per la sua strada, incurante delle avances dell’unica donna tra i sospettati, Monica Height, specializzazione linguista e, non a caso, anche lei ninfomane….
“Deve sapere che noi della polizia non ‘andiamo’ mai da nessuna parte e ci ‘rechiamo’ dappertutto.”
Non si può non amare questo ispettore della Thames Valley Police, ultracinquantenne solitario, colto, scapolo e un po’ misogino, appassionato di Wagner e di enigmistica (“dove si trovano le isole del Langherans?”). Su di lui la tv inglese ha ricavato una lunga e fortunata serie di telefilm, poi continuata, dopo la morte dell’attore che impersonava Morse, in una nuova serie con il sergente Lewis promosso a ispettore. Colin Dexter ormai non produce più queste mirabili storie, questi ‘noir’ deduttivi che sembrano girare inutilmente su se stessi salvo proporre in extremis un’inaspettata soluzione, spesso amara, mai deludente, ma la cui forza sta nell’ironia inglese di cui sono intrisi.
Morse si chiese con tristezza a quanti altri cavalli donati avrebbe dovuto guardare in bocca.

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Libri. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*