Ho letto “Gli ingrattabili” di Cornelius Kane

Gathattan, la scintillante isola a forma di salmone dove vivevano i ricchi, i gatti, l’intera masnada di lappapanna, graffialana, scaldadivani, equilibristi da staccionata, torturatori di uccellini e rigurgitatori di palle di pelo.
Si fa presto a prendere confidenza con un mondo pieno di cani e gatti e di conseguenza con una terminologia da essi derivata – cangster, marciazampe, cansigliere, gattacomba – dove l’acqua è Terrier, le auto sono Subau e Volpswagen, i politici sono Margaret Catcher, John Kannady, Mastin Luther King, i quotidiani sono il Daily Graurr e il Miao Street Journal, la pistola una Schnauzer 44 e via caninamente e felinamente discorrendo. Il romanzo di Cornelius Kane (anche questo è uno pseudonimo, in realtà lo scrittore, australiano, si chiama Anthony O’Neill) per metà diverte, giusto il tempo di entrare nella storia, un noir o poliziesco o hard-boiled, come si preferisce. Poi però inizia ad essere prevedibile e ad annoiare perché del noir (di serie B….) contiene tutti gli stereotipi: l’investigatore buono e giusto Max McNeill, detto Crusher, un bull terrier con la fama di trituratore; il medico legale antipatico; la bonona di turno che non la dà (una cagna….); l’investigatore federale aggiunto, Cassius Lap un siamese della Feline Bureau of Investigation, che prevarica il titolare; l’indagine che non decolla e il capo mette fretta per chiuderla perché in arrivo ci sono le elezioni…..
– Qualcosa non va capo?
– Chiamalo pure un fastidioso prurito sul groppone
– Risolvibile con una grattata?
– Spero proprio di sì, McNash, per il tuo bene.

Con tutta l’antipatia che può esserci tra un cane e un gatto, Crusher e Lap sono costretti a collaborare per scovare l’autore di numerosi carnicidi, a cominciare da quelli di due rottweiler. Scopriranno che si tratta di una organizzazione che alleva gatti da combattimento per le scommesse clandestine e che di alcuni di essi è stato perso il controllo. A capo di tutto c’è un rispettabile magnate che controlla i media e ogni branca dell’economia locale, un certo Rupert (non è un cane, né un gatto, ma una volpe!). Credo che ogni riferimento non sia appropriato….
Crusher e Lap da quel momento diventano inseparabili e noti all’opinione pubblica come gli Ingrattabili (The Unscratchables).
Il romanzo è pieno di sorprese e di trovatine che fanno sorridere, mettendo alla berlina il mondo dei detective e più in generale l’organizzazione sociale degli umani. Se un lettore poi è un amante dei cani o dei gatti si ritroverà in tutti i vezzi e i modi di dire.
L’ottimismo è come un osso spolpato: buono da succhiare quando non hai altro da mangiare.
E ora smetto di abbaiare (o miagolare) anch’io. Grrrr.

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