Ho visto “Cloro” di Lamberto Sanfelice

La maturazione obbligata di Jennifer, diciassette anni, passa attraverso la morte della mamma, la disoccupazione del padre e la perdita della casa a Ostia, dove andava a scuola e frequentava le piscine con il sogno neppure troppo strampalato di diventare campionessa italiana di nuoto sincronizzato. Deve invece trasferirsi, con il padre sempre più depresso e un fratellino in età scolare, sui monti dell’Abruzzo, dove uno zio le ha rimediato una casa di fortuna e un posto di lavoro come cameriera in un albergo. Jennifer diventa così capofamiglia anzitempo però non rinuncia al suo sogno. La scuola è ormai persa ma la piscina di cui è dotato l’albergo in cui lavora rappresenta una soluzione per allenarsi nottetempo e continuare a restare legata al suo mondo di prima. Intanto il padre dopo un tentativo di suicidio ha trovato ricovero in un convento. Resta da risolvere il problema del fratello Fabrizio, l’obiettivo è affidarlo allo zio per fare poi ritorno a Ostia e riprendere il raduno collegiale della sua squadra in vista dei campionati. Jennifer lavora su questa prospettiva, mentre arriva la neve e si avvicina la stagione sciistica sui monti abruzzesi. Quando le cose sembrano avviarsi verso una soluzione positiva, l’adolescente, ormai divenuta donna, ha maturato una nuova consapevolezza circa il proprio futuro.
L’acqua e la neve, la montagna e il mare, rappresentano un felice contrasto nel film, così come la vita sopra e sotto il pelo dell’acqua della piscina. Emblematica è la scelta del nuoto sincronizzato (non ricordo altri film legati a questo sport, se non risalendo ai tempi di Esther Williams). Cloro poi è un titolo perfettamente azzeccato. La famiglia disgregata e la fine dell’adolescenza sono temi abbondantemente sfruttati nel cinema, ma l’opera prima di Lamberto Sanfelice, grazie al contesto, li tratta in maniera originale. Film di pochi dialoghi e con i silenzi tipici della montagna fuori stagione ma anche delle lunghe ore di allenamenti solitari in piscina.
Cloro è reduce dalla Berlinale e dal Sundance Film Festival ed è prossimo all’uscita nelle sale. Girato tra Ostia e i dintorni di Sulmona, è prodotto da Asmara Films e ANG Film e distribuito da Good Films. Jennifer è interpretata da Sara Serraiocco, una giovane che farà strada. Piera Degli Esposti, che interpreta una preside, è il valore aggiunto in un buon cast.

Share this nice post:
Questa voce è stata pubblicata in Cinema. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*